Dario Bellezza, Dacia Maraini, Alberto Moravia: incontri che cambiano la vita




Grazie (questo , ancora oggi e tenterò oltre, di scrivere meglio e senza errori, lo pubblichiamo anche sul blog "insonnoeinveglia")
Accade che volevo entrare da tempo nelle vostre pagine, sentivo parte di me, ma il mezzo ancora non mi appartiene, solo lo trovo eccezionale. E anche, oggi, ricordando Dario, confermo i gatti. Morivo di assenza di complici in Sicilia, Lui mi cercò, era famoso nel '78, gli presentai Muscetta e Kraisky, il traduttore italiano di Dostoevskij e facemmo notte.
Mi chiese perché pubblicassi Arrabal e Bachelard, invece degli autori italiani. Risposi che loro (Arrabal, Gunder Frank, Halimi) mi sarebbero stati grati, gli italiani no! Un mese dopo mi portò di forza a Roma, dormii a casa sua, invaso dai suoi sei gatti, che si precipitavano dalla finestra alla sua casa più grande. Pisciarono a lungo e tutta la notte le mie valige. Dario non si scompose, mi aiutò, scrisse una prefazione a un mio testo teatrale, impiegò tanto tempo, non era, come tante, a pagamento. Il racconto è lungo.
Aprendo la libreria mi vide lontano e come una sorta di astio per averlo abbandonato, lasciato nelle mani di chi gli rubava il mangiare dei gatti o i soldi che a quello servivano.
L'ultima telefonata mi trattò male.
Chiarisco qui alcune cose:
non mi presentò Moravia (che mi regalò aiuto facendomi pubblicare un suo racconto e, fui spesso invitato solo perché lo avrei portato con me). Fu Dacia a presentarmelo e gliene sarò grato per tutta la vita.
Fui io a costringerlo ad incontrare Marta (chi, quella?) poi si stavano quasi per sposare. Grande Martina, mi ha aiutato con soldi e incoraggiamenti come pochi. Sono io che mi sono isolato forse, come Ortese, soffrivo di qualche solitudine.
Fummo per anni il gatto e la volpe, divise con me soldi, affanni e lunghi viaggi in treno, voleva solo andare verso Sud, quasi mai al Nord. Fece premiare in Sicilia sicuramente alcuni che non gli furono mai riconoscenti (neppure con me, lo furono mai).
Con me divise i soldi di alcuni Premi, non li avrei voluti ma per lui ero io che in qualche modo lo avevo proposto e quindi andavo 'compensato). Sono stato talora in giurie di qualche premio, ma quasi sempre mi hanno cacciato l'anno dopo. O perché disubbidivo (chissà, al Bancarella?) o perché avevo già convinto Dacia (che neppure sospetta minimamente) a far parte di una giuria.
Questo per oggi, mentre vi invito a visitare anche il Blog dedicato al Poeta:
Dario bellezza invito, su myspace.

nelle foto: Dario insieme a Dacia a una presentazione e con me a una delle tante letture di poesia in Sicilia