Da: Duetto per voce sola, Einaudi, 2008
tra grazia e crudeltà
chi lo dice
che qualcosa non accadrà
che dato per vero, scoperto per il contrario
è il solo binario
L’idea madre
riposano melodie
astrali sul tuo seno
come figlie
che chiedono latte terreno,
sei madre eterna che incarni
già un orfano umano di te,
io il tuo figlio sbagliato:
mia burrasca di comete
inevitabile col sereno.
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Altre similitudini
è bello quando proviamo insieme
a far rientrare
la nostra eternità in un vostro pensiero:
ci sta come il veliero
costruito dentro la bottiglia
- è la solita fattura
del rompicapo che sconvolge
i dotti, risibile
invece per la destrezza anche di un bambino,
basta avere una mano
da artigiano paziente.
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I numeri immaginari sono una costruzione matematica
siamo tutti un debito da centuplicare:
mai pagare puntuali
mai pagare da onesti, accrescere invece
a dismisura il credito
della Banca Planetaria
coi relativi interessi di orrori e delitti
… sperperare il nostro avere
fino all’ultimo sguardo, l’ultimo
paesaggio di rovine
nulla
fino alla bancarotta interstellare
tanto si sa inevitabile la stretta finale
… la morte
non è forse questo:
l’astuzia mercantile volgare della vita?