Beatrice Niccolai e Beppe Costa inAUGURIamo con "I fiori del bene"

"I FIORI DEL BENE"
di "poesia e d'altro"

Sulle musiche di GIOVANNI RENZO tratte dall’album “Infanzia” e con le canzoni di Jacques Brel e Léo Ferre


Quando Charles Baudelaire scrisse "I fiori del male" l'Europa non si era ancora automassacrata, non c'erano ancora 'bombe intelligenti' fatti da uomini stupidi (ma abbastanza furbi, secondo loro, nell'accapparrare denaro per i propri figli, non pensando di regalare loro strazi e cenere, tanta.

Guerre e devastazioni continuano, gli uomini sempre più stupidi, continuano a fabbricare bombe ancora più intelligenti.
Come dire, se in Sicilia c'è la mafia, basta raderla a suolo, così come per l'Iraq.
Bambini e donne a milioni muoiono per l'assenza di uno solo bicchiere di latte, molti fanno i soldati a 8 anni, drogati sempre da uomini intelligenti che prendono stipendi da favola per studiare come non farli morire. Come dice Silvano Agosti: "lo stipendio di uno solo di loro di un mese basterebbe a nutrirlo per tutta la vita".
Le novità di cui si parla sono: partite di calcio, rom e rumeni, tanto che a volte li confondo anche io, ma la regola è la stessa: "se un rom o un rumeno" (per gli uomini intelligenti sono la stessa cosa, anche quando sono italiani da secoli) commette delitto, basta sterminare il campo. Così da non dimenticare le tragedie del Darfhur, dell'Afganistan, dell'Iraq, del popolo della Palestina, di Israele e prossimo venturo dell'Iran. E con la Cina facciamo i giochi olimpici (cosiddetti della pace!) Dei diritti civili in Cina, delle uccisioni a circuito chiuso non si parla, quando però i cinesi 'copiano' le nostre scarpe, tutti, Lega in testa, si ribellano. Ma il popolo ribelle è placato dalla stupida TV, quella sì fra le bombe intelligenti è la più micidiale. Fa vestire, cantare, uccidere i nostri figli mentre gli adulti hanno gli orgasmi da Vespa, quelli più colti da Fazio. E gli scomparsi? ancora vivi?

Beatrice Niccolai, Beppe Costa con Dacia Maraini

Abbiamo voluto io e Beatrice Niccolai (un incontro magico avvenuto grazie alla rete) dedicare
l'Inaugurazione di Malaspina, nell'omonimo Castello, intitolare "I fiori del bene" partendo proprio dalla poesia e dalla musica, oggetti d'arte tralasciati, dimenticati, vilipesi, di cui il nostro paese dovrebbe andare fiero. La poesia è tratta dall'opera edita di Beatrice "Sans Papier" e "Gramigna" (Ennepilibri), Lina Bernardi sarà la "voce", Laura Torricini la "danza". Su musiche di Giovanni Renzo tratte dal CD "Infanzia" e le canzoni di Jacques Brel e Léo Ferre.
Dedichiamo quindi alla facilità del bene l'incontro, ricordando infine le donne massacrate da stupidi fidanzati, mariti, colleghi di lavoro e i bambini che a Napoli e Palermo trafficano su tutto anziché andare a scuola. Morto Don Milani, Pasolini, Moravia, Sciascia, Montanelli, le 'voci' si sono stabillizzate, pur di lavorare nessuno si ribella. Rimangono autori come Beatrice oggi, ma che ieri si chiamavano Anna Maria Ortese o Goliarda Sapienza. Voci che stentano nel vissuto quotidiano. Eppure come diceva Deaglio: è così facile e banale il bene!