Calpestare l'oblio. Seconda assemblea nazionale



Sabato 8 gennaio 2011, dalle 17:00 alle 23:30, presso l'Associazione culturale "Beba do Samba" in Via de' Messapi 8 [Quartiere San Lorenzo], Roma, i Poeti Dallo Spazio: Beppe Costa, Chiara Daino, Andrea Garbin parteciperanno alla seconda assemblea nazionale Calpestare l'oblio, a cura de La Gru, Argo in collaborazione con L'Unità, Left, Liberazione, il Fatto Quotidiano.

Come mai gli studenti in rivolta non conoscono la rivolta dei poeti e i poeti non frequentano le assemblee degli atenei?
Per quale motivo i giornalisti non hanno a cuore la sorte degli scrittori esiliati dalla società italiana e viceversa?
Perché le voci dei lavoratori precari dell'istruzione non si intrecciano con le melodie dei nuovi musicisti o con le riflessioni dei nuovi intellettuali costretti all'esilio?
Come mai ogni ambito della cultura della società italiana vive in questa forma di separazione la propria crisi e il proprio dissidio nei confronti dell'ideologia nazionale più ignorante ed arrogante d'Europa?
Proveremo l'8 gennaio, durante la seconda Assemblea nazionale di "Calpestare l'oblio", a ricomporre i pezzi di questo mosaico discutendo tutti assieme de "La questione culturale italiana.".

Sono invitati a partecipare tutti gli scrittori, poeti, intellettuali, artisti, piccoli editori, giornalisti, collettivi e singoli studenti degli Atenei in rivolta, precari dell'istruzione e della cultura, cittadini e lettori d'Italia.
Ci sarà molto di cui discutere, organizziamoci per vederci.

Organizzato da La Gru, Argo e Ass. cult. Beba do Samba
Saranno presenti giornalisti de: L'Unità, Left, Liberazione, Il fatto quotidiano, Gli altri (lista delle presenza dei giornali in aggiornamento quotidiano).
Saranno presenti esponenti de: Ateneinrivolta, Coordinamento K5 di Studi orientali, Abbiamo fame di cultura, SEL, PD, PRC (lista delle presenze politiche in aggiornamento quotidiano).

Dalle 17 alle 21 assemblea pubblica.

Dalle 21 alle 22.30 buffet e presentazione della versione definitiva del libro dei poeti in rivolta "Calpestare l'oblio" (Cattedrale, 2010).

Dalle 22.30 Concerti: PANE e il mitico fondatore del Canzoniere del Lazio PIERO BREGA.

La lista definitiva delle presenze fisiche confermate sarà pubblicata prossimamente.

Per informazioni e per conferme di partecipazione:
Valerio Cuccaroni: valerio.cuccaroni [chiocciola] argonline [punto] it
Fabio Orecchini: alivepoetry [chiocciola] hotmail [punto] it
Davide Nota: dadonota [chiocciola] hotmail [punto] it

PER LA RESISTENZA DI CASA DELLA POESIA!

Cari amici,
persistono e si aggravano i problemi per Casa della poesia, ormai
fuori dalle logiche istituzionali che stanno compromettendo e
desertificando il nostro territorio. Una realtà riconosciuta ed
apprezzata a livello nazionale ed internazionale, presa ad esempio e
modello, dopo quindici anni di attività costante e continua, rischia
di non sopravvivere al degrado del nostro territorio e di annegare nel
silenzio e nell'indifferenza.

Possiamo contare solo sull'aiuto di quanti in questi anni hanno
condiviso eventi e progetti, ideali e visioni. Per mettere in piedi
una pratica di resistenza chiediamo a tutti voi un gesto semplice, ma
per noi fondamentale, l'acquisto dal sito di uno o più libri
della nostra casa editrice, per voi, o per fare un regalo significativo
ai vostri amici. I nostri libri vi faranno compagnia e vi offriranno
mondi di versi e visioni originali. Vi diventeranno familiari alcuni
degli straordinari poeti che fanno parte del nostro circuito.

Ecco l'indirizzo al quale è possibile ordinare i vostri libri:

http://www.casadellapoesia.org/estore-elenco/multimedia-edizioni/Libri

CONTIAMO SUL VOSTRO AIUTO E SULLA VOSTRA CONDIVISIONE !

Ora e sempre...?


Raffaella & Sergio
____________________

Casa della poesia
tel. 089/953869 - 347/6275911


LA FABBRICA DI BATTERI: esperimento di vjing


Fabio Scalzotto ci offre una prova di vjing in tempo reale sulla lettura da parte dei poeti Dana Drunk e Fabio Barcellandi di componimenti di poesia incivile tratti dal libro di Dana Drunk La fabbrica di batteri. Il video è testimonianza parziale di un evento tenutosi alla libreria Diffusione Cultura di Sesto San Giovanni, che ha visto la presentazione del volume di poesie di Dana Drunk da parte di Fabio Barcellandi - curatore del testo e autore della prefazione che nel seguito si riporta integralmente:

"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica, poiché l'arte afferma le fondamentali verità umane che devono servire da pietre di paragone del nostro giudizio." John Fitzgerald Kennedy La fabbrica di batteri è il poeta. La fabbrica di batteri è la poesia. La fabbrica di batteri è [di] Dana Drunk. Batteri che sono germi, germogli in attesa di poter germinare vita. Batteri che sono lieviti, fermenti in attesa di poterla diffondere la vita. Poesia e poeta, dunque, come genesi e veicolo di vita. E pensare che c'è chi non la considera [la vita?] la poesia, e pensare che c'è chi la trascura [la vita?] la poesia, e pensare che c'è chi non la comprende [la vita?] la poesia, e pensare che c'è chi la ignora [la vita?] la poesia... e pensare che c'è chi non la vive [la vita?] la poesia! E il pensare che tutto ciò sia dovuto all'errata interpretazione di una figura retorica, all'errata interpretazione della poesia, proprio per avere smesso di considerarla, proprio per averla trascurata, proprio per avere smesso di comprenderla, proprio per avere deciso di ignorarla, proprio per avere smesso di viverne: fa male, ammala. La figura retorica in questione è la sineddoche, "una figura retorica che consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. La sostituzione può riguardare: ▪ la parte per il tutto (albero al posto di nave) ▪ il materiale per l'oggetto (ferro al posto di spada) ▪ il singolare per il plurale e viceversa (l'Italiano - come persona - all'estero per gli Italiani all'estero) ▪ il genere per la specie e viceversa (il mortale per l'uomo; il felino per il gatto)". Nello specifico è la restrizione del [buon?] senso, la parte per il tutto, che a un certo punto della storia culturale ha fregato [la vita?] la poesia: la nascita della letteratura di evasione. Il concetto stesso di letteratura di evasione, inizialmente un genere letterario come tanti possibili altri, ha finito per divenire il genere letterario, la letteratura tutta. E la poesia, che di evasione ha ben poco, in quanto molto più introspettiva e profonda, concreta e materica oltre ogni più facile apparenza, ha finito per venire soppiantata, per essere accantonata, per morire, quasi. Soprattutto quando il potere ha ulteriormente [volutamente?] frainteso evasione con distrazione, arrivando a utilizzare la letteratura e la cultura tutta, come evasione per distrazione delle persone dalla vita! Frattura, quella fra vita e letteratura, fra vita e poesia, che non può che generare mostri. 

E se questa è la vita che il potere ci prospetta, una vita che lui stesso ci ha riempito di mostri da cui necessariamente distrarci, poi, ecco che la poesia, solo apparentemente in punto di morte, riprende vigore, si rafforza, tornando a far luce sul buio calatoci sulla ragione, sulle nostre ragioni, a cui la poesia dà voce. Inutile negare, nascondere, ignorare, distrarre, i mostri ci sono e ci annienteranno; prendiamone coscienza, non potrà farci più male, ci permetterà anzi di proteggerci, di difenderci, di sconfiggerli, grazie, per converso, proprio a quei batteri che la fabbrica della poesia, la fabbrica del poeta, la fabbrica di Dana Drunk produrranno su vasta scala, il nostro antidoto. La poesia di Dana Drunk ricuce la frattura fra vita e letteratura, fra vita e poesia. La poesia di Dana Drunk è una poesia schietta, sincera, vera, vera poesia. La poesia di Dana Drunk dice le cose come stanno? Ma nient'affatto non ci si dimentichi che le cose non stanno affatto come dice Dana Drunk: questa la sua metafora, che non è artificiosa, artificiale come tante, troppe altre, altère, ma reale, concreta, sentita, vissuta. I sentimenti del poeta Dana Drunk sono quelli della donna Dana Drunk sono sentimenti di dolore, di rabbia, di rivolta nei confronti di una vita che non rispecchia più la sua vita, che non la rappresenta, che non le appartiene più, ma che al contempo sono anche sentimenti di speranza, di passione, di amore, per una vita che comunque le scorre dentro, la attraversa, le dà vita. Il dolore di Dana Drunk è dolore vero, provato, sentito, vissuto sulla propria pelle e attraverso la pelle di chi ama e delle persone a cui vuole bene, di cui è amica. La rabbia di Dana Drunk è rabbia vera, trasmessale dal morso della vita cagna matrigna. La rivolta di Dana Drunk è senza speranza? Assolutamente no, perché mai verrà meno, nemmeno nel caso in cui davvero non ci sia nessuno con cui prendersela, il suo canto non smetterà di echeggiare, perché Dana Drunk è la poetessa che canta “Cose Velenose” (il suo gruppo musicale, ndp) anche, e niente è più velenoso della verità, che nessuno vuole più sentire. Per questo il poeta scrive, un poeta scrive, e la poesia è scritta, perché ciò che muore, come la verità e come la poesia a volte sembrino, non scompaiano, lasciando segni che, codice genetico, possano ricostruire – dopo un crollo quanto mai necessario e auspicato – trasformando i paletti imposti da altri, in pali infitti, invitti, fondamenta di quella/questa fabbrica di batteri che possa contagiare: salvando. Questo il nuovo DNA, la nuova D[A]NA DRUNK, to be drunk/tutta da bere, metafora del lèggere leggère parole come massi, sassi, materiali da costruzione: germ[ogl]i di quella li-ber-tà, di cui Dana Drunk è inevitabilmente schiava. Viva quindi la poesia di Dana Drunk, viva quidi il poeta Dana Drunk, viva quindi "La [sua] fabbrica di batteri", la nostra salvezza, la nostra salute: diffondiamola! 

Fabio Barcellandi

ALICE POETRY SLAM 5.12.10 ORE 21 ALICE NELLA CITTA' VIA CAPPI 26 CASTELLEONE (Cr)



Domenica 5 Dicembre 2010 ore 21:00

ALICE POETRY SLAM

Alice nella città, via Cappi 26, Castelleone (CR)

a cura del Circolo Poetico Correnti e PoesiaPresente


Poesia è poiein, è fare, anche per poter trovare il dicht, il dire. Slammare è l’arte di dire ad alta voce poesia in un poetry slam, competizione poetica in cui anche il pubblico, oltre al poeta, ha un ruolo attivo, centrale. L’Alice Poetry Slam pone a confronto poesia e hip hop, mondi fino ad oggi paralleli che nel poetry slam, grazie ad inedite o riscoperte congruenze, stanno ritrovando un logos comune. Se i versi dei rapper invitati denoteranno le tipiche ritmiche incalzanti che fanno scivolare ed arrotare il senso, i poeti performer proporranno un adattamento sonoro del testo poetico che vanta lontane radici troubadoriche. Quello che conta, in ogni caso, è creare durante l’evento dello slam, uno spazio temporaneo condiviso, in cui slammer e rapper nel competere (da cum-petere, insieme andare verso) con messaggi simultanei e reiterati, possano sperimentare con i loro acting quell’energia che sa rinnovare la funzione sociale della poesia. Alice Poetry Slam giunge proprio dove l’accoglienza è già luogo d’ascolto. Nella zona dove attraverso lo specchio le parole vanno ad assomigliare alla libertà da esprimere e da condividere.
alberto mori e dome bulfaro

slammer e rapper partecipanti:

Dana Drunk Silvia Monti Diego Perfettibile
Alfonso Petrosino Simone Savogin Skarty Doc Voltus 273

MC Dome Bulfaro e Marco Borroni

Tra la prima e la seconda manche verrà presentato il libro “incastri metrici vol. 2” (Arcipelago Edizioni 2010)
a cura di Marco Borroni + Reading autore a sorpresa

MONTEPREMI: EURO 120
primo classificato COME ARRIVARE:

Alice nella città, via Cappi, 26, Castelleone (CR)
Castelleone è a 30 chilometri da Cremona, 10 da Crema e 50 da Milano.Si raggiunge percorrendo la S.S. Paullese.
All’unico semaforo svoltare verso il centro e prendere poi la terza via a destra.

info:Circolo Poetico Correnti – Alberto Mori 339 4439848 0373.86560 (studio) albmor3@tin.it
PoesiaPresente – Dome Bulfaro347/0685951 info@poesiapresente.it www.poesiapresente.it

3 Dicembre 2010, Ascoli Piceno, presentazione della neonata Collana Poetica Itinerante della Thauma Edizioni di Pesaro

COMUNICATO STAMPA Venerdi 3 dicembre 2010 alle ore 17.30, presso lo Spazio NovaDea della Libreria Prosperi di Ascoli Piceno, si terrà l'incontro con i poeti Serse Cardellini e Stefano Sanchini, ideatori e curatori della neonata Collana Poetica Itinerante della Thauma Edizioni di Pesaro. Il progetto è caratterizzato da due particolarità: la prima riguarda la scelta di abbinare ad ogni regione d'Italia un colore specifico di copertina; la seconda è l'originale distribuzione affidata ai singoli scrittori, i quali scelgono liberamente una libreria di riferimento, successivamente inserita nella lista Libreria Poetica presente nelle ultime pagine di ogni edizione. In tal modo si viene a creare una collaborazione attiva tra autori, curatori e editori, con lo scopo di far emergere nel nostro paese un nuovo concetto di editoria indipendente. Ad ottobre sono usciti i primi quattro libri della collana: dall’Abruzzo (Giallo ocra) Prime poesie di Marco Di Salvatore; dalla Liguria (Rosso) Metalli Commedia di Chiara Daino; dalle Marche (Viola) Il mio Orfeo di Serse Cardellini e Via del Carnocchio di Stefano Sanchini. La collana poetica itinerante si realizza in modo atipico, si avvale infatti di un soprannumero di curatori: uno o più per ciascuna regione italiana, il cui compito è quello di individuare poeti emergenti presenti nel proprio territorio, con l’obbiettivo di coinvolgerli in tale progetto editoriale al fine di unire l’Italia poeticamente, attraverso un reale incontro fra scrittori. (dalla quarta di copertina della collana) Durante la serata, oltre a letture poetiche e interventi, sarà possibile visitare l'esposizione personale dell'artista catanese Claudia Gambadoro, Inner drawings/Drawings inside, inaugurata sabato 13 novembre 2010 e in mostra fino al 15 gennaio 2011, ospitata nei medesimi locali dello Spazio NovaDea. Titolo: Collana Poetica Itinerante http://www.thauma.net/collanapoetica.htm Relatori: Serse Cardellini, Stefano Sanchini Poeti: Chiara Daino, Marco Di Salvatore, Serse Cardellini, Stefano Sanchini Luogo: Libreria Prosperi-Spazio NovaDea, Largo Crivelli, 8 – 63100 Ascoli Piceno Coordinamento e comunicazione: Spazio NovaDea Inaugurazione: 3 dicembre 2010 ore 17.30 Info: 0736.259888 – 329.1979667, libreriaprosperi@hotmail.it

I poeti a colloquio Liliana Arena e Beppe Costa

venerdì 26 novembre alle ore 19.00 presso il Palazzetto del Mare Via Bonito, 4 Castellammare di Stabia (NA) Con il patrocinio della Città di Castellammare di Stabia, i poeti Liliana Arena e Beppe Costa presentano i rispettivi volumi "La luna oltre la grata"- Aletti Editore e "Anche ora che la luna"- Multimedia Edizioni, Casa della Poesia. Tiziana Cozzi, giornalista de "la Repubblica", commenterà e dialogherà con gli autori. Seguirà reading poetico con musiche di Gianluca Fuccillo *sabato 27 novembre alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale di Mirabella Eclano (AV) "Anche ora che la luna" Multimedia Casa della Poesia Incontro - Spettacolo con Beppe Costa presenta Lucianna Palumbo interviene Antonio Sirignano

ANCHE ORA CHE LA LUNA...

VENERDI' 12 NOVEMBRE 2010 ALLE ORE 18:00 c/o LA BIBLIOTECA CORNELIA Presentazione del volume di poesie: "Anche ora che la luna", Multimedia Edizioni - Casa della Poesia Emanuele Fanti commenterà e dialogherà con l'autore Beppe Costa. Seguirà un reading del poeta. Musiche di Fabio Mariani e Roberto Pardini * "Caro Beppe, grazie. Anche ora che la luna… anzi, soprattutto ora che la luna… è più vicina grazie a te, grazie. Da sempre ce la indichi, la luna e da sempre la luna è lì, dove tu ci dici, ma noi niente. Ciechi, o più probabilmente miopi ed egoisti tanto - certo - che invece di guardarla, in tutto il suo splendore, non riusciamo che a vedere il nostro misero dito; i più fortunati il tuo, quanto meno, che già è un inizio. Chiunque altro si sarebbe da tempo e giustamente arrabbiato, si sarebbe infuriato, ci avrebbe maledetto, magari ripudiato o peggio, amareggiato, si sarebbe ripudiato lui stesso, per non dover più avere a che fare con un simile manipolo di irrimediabili. Ma non tu, no, tu no. Tu sei andato a prendercela! Poeta, a te nulla è impossibile, nulla, perché nulla possiedi e il nulla, tutto, ti obbedisce. Ti sei messo in viaggio e sei andato nello spazio, MySpace, che non è il mio, ma è anche un po’ mio e tuo e suo… Un viaggio lungo, il tuo, lungo e incerto, pesante, difficile e pericoloso. Un viaggio ancora in atto. E così sei partito, destinazione? La luna. La strada? La musica. La musica che hai ascoltato, la musica che ti ha salvato, la musica che ti ha fatto tornare, la musica che ha saputo metterti le ali per spiccare il volo, che ha saputo ridarti voce, le parole, per tornare a parlarci, a indicarci la luna, la musica che ci ha salvato. E quindi la poesia, dopo la musica, grazie alla musica, su quelle note che hanno saputo farsi strada fino a noi, grazie alla voce, la tua in primis e poi quella di tutti gli amici attori che come in una maratona si sono dati il cambio passandosi il testimone. Poesia scritta, poesia letta, poesia recitata, poesia musicata e poesia visiva, quella dei quadri e delle opere di cui la tua strada è costellata, lastricata, a fare luce sulla materia dell’immateriale arte. Di me e di altri, ancora recita il tuo MySpace, la tua poesia, quindi, ma non solo, anche la poesia di altri poeti. Finché sulla luna ci sei arrivato, finché la luna l’hai trovata per davvero, lei c’era, tu lo dicevi, e come promesso ce l’hai (ri)portata, in questo viaggio ancora in atto, ma di ritorno. La luna, piena, la cultura tutta, in senso lato, ampio. Grazie. Anche ora che la luna… anzi, soprattutto ora che la luna… è qui, davanti i nostri occhi grazie a te, grazie, caro Beppe. Tuo, Fabio Barcellandi"

Concorso Nazionale di Poesia Città di Capo d'Orlando - Salvo Torrisi



Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, il centro studi di Poesia e Cultura “Petali” di Pina Giuffrè, organizza la seconda edizione del premio nazionale di poesia e cultura “Città di Capo d’Orlando – Salvo Torrisi”.

Il concorso dedicato alla memoria di Salvo Torrisi, insegnate benemerito che ha legato la sua vita ai bambini delle scuole elementari e a Capo d’Oralando.

Torrisi che ha sposato un’orlandina, amava trascorrere tutti i suoi momenti di svago e riposo, proprio a Capo d’Orlando.

E’ scomparso all’età di 84 anni.

Tre sono le sezioni previste nel concorso: due riservate agli adulti, una ai giovani dai nove ai diciotto anni.

Nelle prime due sezioni il concorso è così suddiviso:

A) poesia in lingua italiana a tema libero;

B) poesia dialettale siciliana a tema libero.

Una la sezione dedicata ai giovani:

C) poesia in lingua italiana a tema libero.

Per ogni sezione sarà possibile partecipare con due elaborati inediti e mai premiati, redatti in cinque copie con un massimo di 35 versi per ogni testo dattiloscritto.

La partecipazione è gratuita, sono previsti premi in denaro per i primi ed i secondi classificati delle tre sezioni, rispettivamente di € 300,00 e € 200,00 ed inoltre riconoscimenti vari per eventuali segnalazioni.

La consegna degli elaborati dovrà avvenire entro e non oltre il 30 novembre 2010 (indirizzate al Centro Studi “Petali” c/o biblioteca Comunale, Centro Culturale Polivalente, “Antonio Librizzi” via del Fanciullo 2).

REGOLAMENTO:

Presentazione "La luna oltre la grata" di Liliana Arena - Aletti Editore



domenica 17 ottobre · 10.00 - 11.30 c/o la Libreria Mondadori - Stabia hall di Via Regina Margherita a Castellammare di Stabia (NA)
Pierluigi Fiorenza, docente, giornalista e documentarista illustrerà la nuova raccolta poetica di Liliana Arena: "La luna oltre la grata" - Aletti Editore Sarà presente l'autrice.
Liliana Arena LA LUNA OLTRE LA GRATA Purificati dall'acqua lustrale della poesia. Dopo la lettura della nuova silloge di Liliana Arena c'è la speranza della rinascita. Non si può, infatti, restare inerti e indifferenti di fronte alle miserie del nostro mondo. I versi, prima che sia troppo tardi, suonano la sveglia. Le lancette, puntate sul nostro corpo animoso, indicano che è tempo di ritrovare quello che, da addormentati, ci siamo lasciati sottrarre. Liliana Arena, nel nuovo viaggio, dilata gli orizzonti, passando dall' Oceano del proprio Io all'intero ecumene. La ricerca continua, di ciò che sfugge e tormenta, accomuna popoli e sentimenti. Dagli incubi personali, scatenati dall'idolatria televisiva che trasforma le immagini in desideri di sfrenata accumulazione, ai sogni spezzati degli uomini. Dai bambini argentini, strappati a genitori desaparecidos e cresciuti dai loro killer, ai migranti delle case di latta che credono in un miraggio di vita migliore e invece si trasformano in bestie da macello. Quelle di Liliana Arena sono poesie di parole, belle come una seconda pelle. Sono versi taglienti che, nonostante tutto, hanno la forza di rigenerare, se sappiamo liberarci dalle ipocrisie. Sono sinfonie musicali eseguite sul pentagramma del quotidiano ma mai dell'ordinario. Sono radiografie di amori scoppiati (mentre tu fingi io non mi svelo). Sono lampi di dicotomie che riflettono sempre il loro doppio (Lotta di coerenza di fronte all'incoerenza. Lotta di verità di fronte alla menzogna). Oppure annunciano amare verità. “Siamo sottoprodotti di un Dio che mai riusciremo a emulare” a causa del plusvalore che trasforma l'uomo in una scadente merce industriale. Sono metafore della vita che scorre intrappolata “da un padrone marcatempo costretto a timbrare la sua fuga”. Siamo di fronte a una lenta discesa negli inferi per poi risalire, miracolosamente, a vedere le stelle. E Liliana Arena, con i suoi versi, ci indica la via. Abbandonare le mentite spoglie dell'esistenza. Liberarci dalle nostre prigioni e guardare la luna oltre la grata.
Pierluigi Fiorenza
Collana "Gli Emersi - Poesia" pp.64 €12,00 ISBN 978-88-6498-358-3

EDITORIA DI POESIA (PER PICCINA CHE TU SIA …) Poeti, libri di poesia, e piccoli editori nel Lazio. Forte Sangallo, Nettuno, 1-2-3 ottobre 2010.

EDITORIA DI POESIA (PER PICCINA CHE TU SIA …) Poeti, libri di poesia, e piccoli editori nel Lazio. Coordinamento di Ugo Magnanti in collaborazione con Dona Amati ed Enrico Pietrangeli. Forte Sangallo, Nettuno, 1-2-3 ottobre 2010. Partecipano: case editrici, associazioni, librerie, poeti, critici letterari, docenti, studenti delle scuole del territorio, cittadini di tutte le età. Presentazioni di libri, incontri con i poeti e con i critici, reading e performance, video istallazione e videoproiezioni, mostra di libri d’arte poetici, poetry slam, seminario intensivo di lettura e scrittura del testo poetico, concorso di poesia. Espositori: Associazione Akkuaria, Bel-Ami Edizioni, Associazione Donne di Carta, Edilazio, Gruppo Albatros, Casa Editrice Il Calamaio, La Città e Le Stelle, Lepisma Edizioni, Libreria Libra, LietoColle, Nuove Edizioni Romane, Edizioni Polìmata, Progetto Cultura - Roma, Città di Nettuno (Cento Libri per Nettuno - Poesia). PROGRAMMA VENERDÌ 1 OTTOBRE Ore 10.00 – 20.00 Porticato destro (stand) e Cortile (tavolo dei poeti, che potrà essere spostato nel Porticato sinistro in caso di maltempo, o per altre esigenze tecniche). APERTURA STAND, CON LA PRESENZA DI EDITORI, E POETI ESPOSITORI. POESIA E TERRITORIO:TAVOLO DEI POETI, coordinamento a cura di Giulia Cherubini. ≈ Ore 11.00 – 12.00 Cortile o Sala dei Sigilli in caso di maltempo. PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE, CON INTERVENTO DEI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI, DEGLI ORGANIZZATORI, E DEGLI EDITORI, coordina Ivana Moser. ≈ Ore 12.00 –13.00 Porticato destro, Cortile, Porticato sinistro. VISITE GUIDATE PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO. ≈ Ore 12.00 –12.30 Cortile o Sala dei Sigilli in caso di maltempo. BREVE READING CON LINGUA CHE NON LANGUE, di Tiziana Colusso, introduce Ivana Moser. ≈ Ore 15.00 – 17.00 Sala dei Sigilli. LABORATORIO POETICO, seminario intensivo gratuito di lettura e scrittura del testo poetico, a cura di Letizia Leone. ≈ Ore 15.00– 19.00 Sala del Camino. PROIEZIONI SU ALCUNE EVENIENZE NAZIONALI: POESIA E PERFORMANCE IN VIDEO DAL WEB (sezione dedicata alla memoria di Luciano Erba). Silvia Bove, da Teledurruti di Fulvio Abbate. Chiara De Luca, da Kolibris edizioni di Chiara De Luca. Luca Ariano, Luca Benassi, Silvia Bre, Milo De Angelis, Luciano Erba, Gabriela Fantato, Paolo Febbraro, Anna Maria Farabbi, Tiziano Fratus, Luigi Nacci, Christian Sinicco, Alberto Mori, Guido Oldani, Giancarlo Pontiggia, Massimo Sannelli, Francesca Spessot, da Poiein di Gianmario Lucini. Vitaldo Conte, Alessandro D’Agostini, Antonio Rezza, Francesca Spessot, Angelo Zabaglio, Manlio Massole,+ Notte di Valpurga, Icaro e Dedalo: ditirambi No Turbogas, da Tempomeccanico di Renzo Ridolfi. Dal Sicilia Poetry Bike a CicloPoEtica 2010, di Enrico Pietrangeli. ≈ Ore 15.30 – 16.30 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Reading dal tavolo dei poeti. ≈ Ore 16.00 – 17.00 Spazio Le Casette. LIBRI-POESIA CON READING di Gianni Piacentini ed Eugenia Serafini, inaugurazione mostra di libri d’arte poetici (visitabile anche nei giorni successivi di sabato e domenica), coordina Ugo Magnanti. ≈ Ore 16.30 – 17.15 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Progetto Cultura – Roma: presentazione della rivista “Lìnfera”. ≈ Ore 17.00 – 18.00 Sala dei Sigilli. LA GAIA POESIA, assoli, dialoghi e letture di Antonio Veneziani, interviene Angelo Fàvaro, coordina e interviene Agostino Raff. ≈ Ore 17.00 – 19.00 Ingresso al Forte, Sale delle Armi e dei Portali. POESIE ISTANTANEE, di Iago. ≈ Ore 17.15 – 18.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Reading dal tavolo dei poeti. ≈ Ore 18.00 – 19.00 Sala dei Sigilli. QUARTETTO DI PERFORMATICHE, con Tomaso Binga, Maria Grazia Calandrone, Chiara Daino, Sara Davidovics, coordina e interviene Mauro Savino. ≈ Ore 18.00 – 18.45 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Casa Editrice Il Calamaio: Percorsi In…versi, reading degli autori del Calamaio. Sarà presente l’editore Antonio Scrocco. ≈ Ore 18.45 – 19.30 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Reading dal tavolo dei poeti. ≈ Ore 19.00 – 20.00 Sala dei Sigilli. SICILIA MELI E FELI, poesia, narrazione, canto, alla maniera dei cantastorie, con Giovanni Di Salvo. SABATO 2 OTTOBRE Ore 10.00 – 20.00 Porticato destro (stand) e Cortile (tavolo dei poeti, che potrà essere spostato nel Porticato sinistro in caso di maltempo, o per altre esigenze tecniche). APERTURA STAND, CON LA PRESENZA DI EDITORI, E POETI ESPOSITORI. POESIA E TERRITORIO:TAVOLO DEI POETI, coordinamento a cura di Giulia Cherubini. ≈ Ore 11.00 –13.00 Porticato destro, Cortile, Porticato sinistro. VISITE GUIDATE PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO. ≈ Ore 15.00 – 17.00 Sala dei Sigilli. LABORATORIO POETICO, seminario intensivo gratuito di lettura e scrittura del testo poetico, a cura di Letizia Leone. ≈ Ore 15.00– 19.00 Sala del Camino. PROIEZIONI SU ALCUNE EVENIENZE NAZIONALI: DOCUMENTI (sezione di ritratti dedicata alla memoria di Vito Riviello). Isabella Bordoni, in un video di Vincenzo Beschi. Silvia Bre, Claudio Damiani, Valerio Magrelli, Vito Riviello, Tommaso Timperi, e Valentino Zeichen, nei video di Filippo Carli. Beppe Costa, Alda Merini, e Beatrice Niccolai, nei video di Ricky Farina. Elisa Davoglio, Duale (Sara Davidovics e Lorenzo Durante), Giulio Marzaioli, Elio Pagliarani, Lidia Riviello, nei video di Fabio Orecchini (Meddletv). ≈ Ore 15.30 – 16.30 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Reading dal tavolo dei poeti, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Le Mele-Grane”. ≈ Ore 16.30 – 17.30 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. LietoColle, LietoColle: cinque lustri in poesia: testimonianze in versi. Diana Battaggia presenterà la casa editrice LietoColle e dialogherà con i poeti: Dona Amati, Daniela Basti, Salvatore Contessini, Flaminia Cruciani, Fortuna Della Porta, Alberto Gianquinto, Salvatore Martino, Baldo Meo, Terry Olivi, Monica Osnato, Helene Paraskeva, Lucia Pinto, Roberto Raieli, Vanni Schiavoni, Rossella Seller, che porteranno la propria testimonianza in versi. ≈ Ore 17.00 – 20.00 Spazio Le Casette RESIDUALE, videoinstallazione di Silvia Tarquini (2009) su performance poetica dell'ensemble Duale. ≈ Ore 17.00 – 18.00 Sala dei Sigilli. EMILY, GABRIELLA E LE ALTRE, conversazione con Gabriella Sica, intervengono Luca Benassi e Gianfranco Franchi, coordina Enrico Pietrangeli. ≈ Ore 17.00 – 19.00 Ingresso al Forte, Sale delle Armi e dei Portali. POESIGRAFIA: LA PANCA MAGICA, di Silvestro Sentiero. ≈ Ore 17.30 – 18.15 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. La Città e Le Stelle: presentazione delle ultime pubblicazioni dell’Associazione e in particolare del libro Le rose di Sirmione, di Lidia Gargiulo, saranno presenti l’autrice e il fondatore Massimo Giannotta. ≈ 18.00 – 19.00 Sala dei Sigilli. QUINTA LIRICA, con Matteo Capogna, Donatella Mei, Pilar Castel, Marcello Sambati, interviene e coordina Francesco De Girolamo. ≈ Ore 18.15 – 19.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Lepisma Edizioni: presentazione dei poeti, Luca Benassi, Giovanna Gargano, e Iole Chessa Olivares, coordina Carmilla Morgan. ≈ Ore 19.00 – 20.00 Cortile o Sala dei Sigilli in caso di maltempo. RAPPOETICA, letture musicate e musicali, poesie miscelate al rap, raccontate, e note musicali miscelate a voce, con Andrea Coffami (voce), Angelo Zabaglio (testi), e Marco Russo (musiche). DOMENICA 3 OTTOBRE Ore 10.00 – 20.00 Porticato destro (stand) e Cortile (tavolo dei poeti, che potrà essere spostato nel Porticato sinistro in caso di maltempo, o per altre esigenze tecniche). APERTURA STAND, CON LA PRESENZA DI EDITORI, E POETI ESPOSITORI. POESIA E TERRITORIO:TAVOLO DEI POETI, coordinamento a cura di Giulia Cherubini. ≈ Ore 11.00 – 13.00 Cortile o Sala dei Sigilli in caso di maltempo. SVOLGIMENTO E PREMIAZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA “DETTO-SCRITTO”. Giuria composta da Rocco Paternostro, Melissa Regolanti, Antonio Saccoccio, Dina Tomezzoli, Fabrizio Lenza. Coordinamento dell’evento a cura di Dona Amati. ≈ Ore 15.00 – 16.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. I libri di Akkuaria interviene Vera Ambra, introduce Ivana Moser. ≈ Ore 15.00 – 17.00 Sala dei Sigilli. LABORATORIO POETICO, seminario intensivo gratuito di lettura e scrittura del testo poetico, a cura di Letizia Leone. ≈ Ore 15.00–19.00 Sala del Camino. PROIEZIONI SU ALCUNE EVENIENZE NAZIONALI: VIDEOPOESIA (sezione dedicata alla memoria di Edoardo Sanguineti). VIDEOPOETI: Isabella Bordoni, Poetry.scapes. Tiziana Cera Rosco, Non salvarti. Vitaldo Conte, Ritual M and Fire Desire (anteprima). Caterina Davinio, The First Poetry Space Shuttle Landing on Second Life, 53. Biennale di Venezia. 5', 2010. Music: Mirko Lalit Egger; Goa Radio Station from North Pole - Self Poertrait, 2', 2010. Music: Mirko Lalit Egger; Finally I Remember, 2', 2010. Music: The Nuv. Giovanni Fontana, Apple Poem, prod. Poiesis, [videoperformance Giovanni Fontana, camera Antonio Poce], 1998; iCaroballa, prod. “Hermes Intermedia” [video Giovanni Fontana, testo Nanni Balestrini, voci Nanni Balestrini e Giovanni Fontana, musica Luca Salvadori], 2009; Pnemastolfo, prod. “Hermes Intermedia” [testo e voce Giovanni Fontana, musica e video Antonio Poce, elettroacustica Valerio Murat], 2009. VIDEOMAKER: Renzo Ridolfi, Ho conosciuto Gerico; Argentiera. ≈ Ore 16.00 – 17.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. DIARIO DI BORDO, incontro con Dante Maffia, interviene Giorgio Linguaglossa, coordina e interviene Maria Teresa Ciammaruconi. ≈ Ore 17.00 – 20.00 Spazio Le Casette RESIDUALE, videoinstallazione di Silvia Tarquini (2009) su performance poetica dell'ensemble Duale. ≈ Ore 17.00 – 18.00 Sala dei Sigilli. IN VIDEO ED OSSA, Isabella Bordoni, Tiziana Cera Rosco, Vitaldo Conte, coordina Ugo Magnanti. ≈ Ore 17.00 – 18.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. IO SONO UNA PERSONA LIBRO dell’Associazione Donne di Carta. ≈ Ore 17.00 – 19.00 Ingresso al Forte, Sale delle Armi e dei Portali. POESIA COMBINATORIA, ACROSTICA, INVERSA, E DOUBLE-FACE, di Claudia Tifi e Fabio De Sanctis. ≈ Ore 18.00 – 19.00 Sala dei Sigilli. INCONTRO CON I POETI-LIBRAI: ESPERIENZE, PROGETTI, LETTURE, con Beppe Costa e Monica Maggi, coordina Ivana Moser. ≈ Ore 18.00 – 19.00 Cortile o Sala delle Armi in caso di maltempo. Reading dal tavolo dei poeti. ≈ Ore 19.00 – 20.00 Cortile o Sala dei Sigilli in caso di maltempo. NETTUNO POETRY SLAM, gara poetica condotta da Claudia D’Angelo, alias Calliope, sexy e ironica musa della poesia del “Lettere Caffè” di Roma. Partecipano: Simona D’Urbano, Fabio De Sanctis, Fiore Leveque, Serena Maffia, Giovanni Minio, Donatella Ottolini, Marta Podio, Nicolino Pompa, Mauro Savino, Claudia Tifi. ≈ Partecipano al tavolo dei poeti: Vera Ambra, Giacomo Antognarelli, Daniele Brinzaglia, Andrea Cati, Tito Cauchi, Raffaele Cinquegrano, Sandra Collauto, Roberta Collu, Antonio Còntoli, Luigi Corsi, Sergio De Angelis, Antonietta De Luca, Simona D’Urbano, Diletta Di Paola, Ornella Ferrari Pavesi, Iago, Luca Frudà, Beatrice Gradassa, Francesco Greco, Rebecca Guerra, Orietta Less, Arnold Levos, Serena Maffia, Ugo Magnanti, Beatrice Marcucci, Marco Marino, Angelo Martino, Matteo Napolitano, Marco Nica, Francesco Nicolì, Patrizia Nizzo, Donatella Ottolini, Enrico Pietrangeli, Marika Recchiuti, Sergio Sabbatino, Luigi Salustri, Katia Sanna, Mauro Savino, Tiziana Sbandi, Maria Carla Trapani, Aldo Volpini, Flavia Weisghizzi, coordinamento a cura di Giulia Cherubini.

Letture senza confini: BEPPE COSTA a Salerno

Quarto appuntamento del progetto “Letture senza Confini”, promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Salerno, in collaborazione con l’Associazione “Proteo Fare Sapere Campania” e “Multimedia edizioni – Casa della poesia”.

Giovedì 9 settembre, alle ore 20,00, nel Salone di Villa Carrara, in via Posidonia a Salerno, incontro-reading con il poeta Beppe Costa che presenterà, insieme ai responsabili della Multimedia edizioni - Casa della poesia, curatori dell’incontro, il suo ultimo libro “Anche ora che la luna”, edito dalla stessa casa editrice. Insieme a loro, lo storico della poesia, Francesco Napoli, commenterà e dialogherà con il poeta.

Beppe Costa è poeta, scrittore, traduttore, editore e libraio.
Autore di testi poetici e di narrativa, nel 1990 ha vinto l’Alfonso Gatto per l’antologia di poesie “Impaginato per affetto”.
Nel 1976 ha fondato la casa editrice Pellicano libri, divenuta poi una grande libreria a Roma ed ha pubblicato sia autori già noti al grande pubblico, come Moravia, Ortese e Bellezza, sia talenti allora ancora sconosciuti in Italia, come Montalban, Arrabal e Ripellino.
Memorabile è stata la sua battaglia per far applicare la legge Bacchelli in favore di Anna Maria Ortese.

Beppe Costa è, in definitiva, un poeta della vita, come efficacemente lo definisce Lia Levi: “… I tuoi versi parlano quasi sempre d’amore e, in apparenza, potrebbero suonare ora in contrasto con i tuoi capelli bianchi, seppure fluenti. Se questo contrasto non appare, o appare annullato, è proprio perché è stata la poesia a renderti folletto per sempre. E il tuo entusiasmo, la capacità di coinvolgere nello stesso girone lettori e scrittori, il tuo continuo metterti in gioco nella fucina di ininterrotte e nuove invenzioni, davvero non hanno età. Tu non sei solo poeta di parole scritte, ma anche poeta della vita, questo è il punto. E se, come qualcuno ha scritto, tutti i poeti sono pazzi, evviva la pazzia!”.
con Francesco Napoli

L'ASINO IN POESIA... PRESENTA: ADELE CAMBRIA E MARIAELISA GIOCONDO



L'Asino in poesia... presenta: Adele Cambria e Mariaelisa Giocondo

mercoledì 28 luglio 2010 alle ore 21.00
presso L' Asino che Vola, via Cimarra 34, Monti-Roma


Adele Cambria e Mariaelisa Giocondo presentano rispettivamente:

"Nove dimissioni e mezzo" (Donzelli editore)
"Le vertigini del salice" (Giulio Perrone editore)

Adele Cambria, oltre 50 anni di giornalismo ‘vissuto’ godibile come romanzo, in una splendida autobiografia, intensa ed emozionante come un varietà.

Mariaelisa Giocondo: “la capacità/virtù tutta poetica di condensare la lingua nel linguaggio, poetico”, sebbene giovanissima già alla sua seconda pubblicazione e una notevole biografia alle spalle.

Interverranno Beppe Costa e Virginia Foderaro.

Le musiche di Fabio Mariani e la voce di Enni completano la serata.

Salerno – Al via la 3^ edizione di “Letture senza confini”

Dal 30 giugno ritorna con la terza edizione il progetto di invito alla letteratura “Lettura senza confini“. SALERNO –

Prende il via la terza edizione del Progetto di invito alla lettura “Letture senza confini”, promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Salerno, in collaborazione con l’Associazione “Proteo Fare Sapere Campania” e “Multimedia edizioni – Casa della poesia”. “Letture senza Confini” presenta, per il 2010, alcune novità. Il percorso di incontri con l’autore si svolgerà, Salone Villa Carrara, infatti, da giugno a novembre, nella convinzione che la buona lettura “non va in vacanza”, in vari luoghi della città, con l’intento di sperimentare una Biblioteca aperta ed itinerante. Ed ancora, “Senza Confini”, così denominato per la provenienza ed i temi universali affrontati dagli autori coinvolti, si rivolge quest’anno anche al mondo dei bambini con alcune specifiche proposte di lettura e di conoscenza. Letture, video, una mostra e performances teatrali si alterneranno nei sette appuntamenti previsti, caratterizzando la nuova edizione del Progetto. Mercoledì 30 giugno, alle ore 20,00, presso il Salone di Villa Carrara, il primo degli incontri con Elvira Mujcic, giovane scrittrice bosniaca che presenterà, insieme ai responsabili della Multimedia edizioni-Casa della poesia, curatori dell’incontro, i suoi libri “Al di là del caos” e “Se Fuad avesse avuto la dinamite?”.foto: Elvira Mujcic La giovane scrittrice bosniaca, naturalizzata italiana, partendo dalla sua terribile esperienza personale di profuga scampata agli orrori del massacro di Srebrenica, ha sentito il bisogno, diventata adulta, di raccontare al mondo la tragedia balcanica, vissuta all’epoca con gli occhi di un’adolescente. Nella prefazione al volume “Al di là del caos”, Predrag Matvejevic scrive: “Questo libro è una rara testimonianza proprio perché, a differenza di molti altri testi analoghi, ha trovato un’adeguata espressione letteraria”. Ed ancora, in “E se Fuad avesse avuto la dinamite?” i due personaggi, zio e nipote “si districano tra passato e presente, s’inoltrano nei terreni dei rancori familiari, intrecciano guerra e amore, verità e dubbio, passeggiano attraverso le follie di un popolo inebetito, cristallizzato nell’incubo del conflitto”. Elvira Mujcic è nata nel 1980 in una piccola località serba ma, subito dopo la nascita, è arrivata a Srebrenica, in Bosnia, dove è vissuta fino all’inizio della guerra, nel 1992. Da Srebrenica si è spostata con sua madre e i fratelli prima in Croazia, in un campo profughi, poi in Italia. Nel 2004 si è laureata in lingue e letterature straniere e si è stabilita a Roma. Il Programma in collaborazione con “Multimedia edizioni – Casa della poesia” 30 giugno, ore 20,00, Villa Carrara – via Posidonia Elvira Mujcic presenta “Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica” e “Se Fuad avesse avuto la dinamite?” 13 luglio, ore 20,00, chiostro ex Convento S.Lorenzo, via dei Renzi Jack Hirschman presenta “Magma” 21 luglio, ore 20,00, chiostro Ave Gratia Plena Minor, Via Canali Etel Adnan presenta “Nel cuore del cuore di un altro paese” 9 settembre, ore 20,00, Villa Carrara – via Posidonia Beppe Costa presenta “Anche ora che la luna”

nella foto: Beppe Costa e Jack Hirschman 



ANCHE ORA CHE LA LUNA… – lettera di Fabio Barcellandi a Beppe Costa


ANCHE ORA CHE LA LUNA

Anche ora che la luna... a che serve se quando tu c’eri lei era già andata via Anche ora che la luna c’è non ci sei tu e mi domando se anche le stelle giocano con te come te e ancora mi domando se nella terra dove sei voluta andare c’è la stessa luna e lo stesso mare Anche ora che la luna torna tu forse se tornerai, tu ritornerai diversa non sarai più con me che non ho luce e non ho stelle in universi andati avevo speso i miei pensieri tutti per te E non ne trovo altri, cerco invano prima che la luna torni mentre non ci sei Non sei più e mi chiedo se la luna ha trucchi e inganni se ha complici o tiranni d’amore quella luna che non c’è Ed io qui seduto davanti la soglia e tu a guardare altro cielo altro mare dove la luna che qui non c’è lì c’è! 
Caro Beppe, grazie. Anche ora che la luna… anzi, soprattutto ora che la luna… è più vicina grazie a te, grazie. Da sempre ce la indichi, la luna e da sempre la luna è lì, dove tu ci dici, ma noi niente. Ciechi, o più probabilmente miopi ed egoisti tanto - certo - che invece di guardarla, in tutto il suo splendore, non riusciamo che a vedere il nostro misero dito; i più fortunati il tuo, quanto meno, che già è un inizio. 

Chiunque altro si sarebbe da tempo e giustamente arrabbiato, si sarebbe infuriato, ci avrebbe maledetto, magari ripudiato o peggio, amareggiato, si sarebbe ripudiato lui stesso, per non dover più avere a che fare con un simile manipolo di irrimediabili. Ma non tu, no, tu no. Tu sei andato a prendercela! Poeta, a te nulla è impossibile, nulla, perché nulla possiedi e il nulla, tutto, ti obbedisce. Ti sei messo in viaggio e sei andato nello spazio, MySpace, che non è il mio, ma è anche un po’ mio e tuo e suo… 

Un viaggio lungo, il tuo, lungo e incerto, pesante, difficile e pericoloso. Un viaggio ancora in atto. E così sei partito, destinazione? La luna. La strada? La musica. La musica che hai ascoltato, la musica che ti ha salvato, la musica che ti ha fatto tornare, la musica che ha saputo metterti le ali per spiccare il volo, che ha saputo ridarti voce, le parole, per tornare a parlarci, a indicarci la luna, la musica che ci ha salvato, quella di Yndya, di Giuliano Perticara, di Alessandra Celletti, di Dario Pierini, di Giovanni Renzo, di René Aubry e Lino Cannavacciolo fra gli altri, tanti. 

 E quindi la poesia, dopo la musica, grazie alla musica, su quelle note che hanno saputo farsi strada fino a noi, grazie alla voce, la tua in primis e poi quella di tutti gli amici attori che come in una maratona si sono dati il cambio passandosi il testimone, da Arnoldo Foà a Lina Bernardi, a Cristina Cellini, a Nini Ferrara, fra gli altri, tanti. Poesia scritta, poesia letta, poesia recitata, poesia musicata e poesia visiva, quella dei quadri e delle opere di cui la tua strada è costellata, lastricata, a fare luce sulla materia dell’immateriale arte. Quella di Fabio Mariani, di Shikanu’, di Gene, fra gli altri, tanti. 

Di me e di altri, ancora recita il tuo MySpace, la tua poesia, quindi, ma non solo, anche la poesia di altri poeti, quella di Mariaelisa Giocondo, di Andrea Garbin, di Chiara Daino e di Beatrice Niccolai, fra gli altri, tanti. Finché sulla luna ci sei arrivato, finché la luna l’hai trovata per davvero, lei c’era, tu lo dicevi, e come promesso ce l’hai (ri)portata, in questo viaggio ancora in atto, ma di ritorno. La luna, piena, la cultura tutta, in senso lato, ampio che a partire dagli incontri alla Pellicanolibri e dall’inaugurazione di "Malaspinarte 2008" a Massa, per passare poi dal premio per la poesia "CIAC 2008" a Castel Sant'Angelo, verso il premio "Iceberg News" (Teranova-Villa medici) per ...parole... (2008) e il "Tour Salento" per l’omonimo international film festival, ti/ci ha condotto a "I Poeti e Pittori dallo Spazio", rassegna di nuova poesia e arte contemporanea con autori emergenti, ma di già provato valore. 

 Grazie. Anche ora che la luna… anzi, soprattutto ora che la luna… è qui, davanti i nostri occhi grazie a te, grazie, caro Beppe. Tuo, Fabio Barcellandi 

Anche ora che la luna - Beppe Costa Testo a fronte: N
ISBN: 88-86203-55-1 Collana: Le belle bandiere 
Pagine: 160, € 15.00

L'ANIMA DEL MONDO - Incontri di poesia del Galeter (reading di poesia e musica dal vivo).

sabato 19 giugno 2010 alle ore 21.30, presso il Caffè Galeter di Montichiari (BS) in Via Guerzoni 92h: L'ANIMA DEL MONDO - Incontri di poesia del Galeter (reading di poesia e musica dal vivo). musiche di ANGEL GALZERANO Nato A Montevideo, Uruguay da emigranti italiani. Cantautore, chitarrista , charanguista e compositore di colonne sonore. Dal suo arrivo in Italia ha dato vita a numerosi gruppi di musica d'autore tra cui "Voces de America", "Canto Libre", "Essenza" e "Angel Galzerano trìo" La sua arte si esprime anche nel teatro, componendo musica per diverse opere: "Que culpa tiene el tomate" di Fabio Maccarinelli, (premio Paolo Grassi 2000, miglior opera prima per la Lombardia) "L'uomo dal fiore in bocca" con l'attrice cantante Livia Castellini "Pampas" di Fabio Maccarinelli. Oltre che per il teatro compone colonne sonore per documentari; ha scritto la musica della collana di video di tradizioni locali "Antichi mestieri bresciani" e per documentari per RAI international e RAI 3. Attualmente: è chitarrista del ensamble di musica ebraica "SHALOM" di Verona. E' chitarrista e vocalista del "Angel Galzerano trìo" . Collabora con diversi cori locali con i quali esegue l'opera musicale “La misa criolla" del compositore argentino Ariel Ramirez in qualità di charanguista e chitarrista. Da qualche anno opera nell'ambiente scolastico con progetti interculturali, concerti didattici e con l'insegnamento della chitarra. LABORINTUS: tra patafisica e avanguardia. Omaggio a Edoardo Sanguineti. di ANDREA GARBIN RAP... SODIE MIGRANTI. Presentazione e reading di VIOREL BOLDIS. Viorel Boldis è nato nel 1966 a Oradea, nel nord-ovest della Transilvania. Ha pubblicato la raccolta di poesie "Da solo nella fossa comune" (Gedit Edizioni, 2006). Partecipa a reading e slam di poesia. Nel 2005 ha vinto il concorso Eks&Tra. TRA MURA DI VENTO. Presentazione e reading di ROSANA CRISPIM DA COSTA. Rosana Crispim Da Costa è nata a San Paolo del Brasile. Vive da diversi anni in Italia. Premiata al concorso EksTra, ha pubblicato la raccolta di poesie e prosa "Il mio corpo traduce molte lingue" con Fara Editore. Ha collaborato con radio e televisioni private. Nel 2006 l'antologia "Desejo" è stata segnalata al Premio Popoli in Cammino. Prima classificata al concorso Lingua Madre nel 2007. Vincitrice del Premio Nazionale di Poesia Città di Castorano 2009. Da anni è docente di giochi interculturali. Di recente ha iniziato l'attivita di paroliere per diversi musicisti. Ha ideato gli spettacoli "Poesie e suoni oltre i Confini" e "Melting Pot".

Cinzia Pierangelini, " 'A jatta ", GBM edizioni

ISBN 9788875600228
pag. 160. €  13.50
Cinzia Pierangelini, " 'A jatta ", GBM edizioni, € 13.50
distribuzione PDE


'A jatta (la gatta) ma chi ormai non comprende i termini di un dialetto siciliano, trasportato in letteratura da Sciascia, Camilleri e non per ultima Agnello Hornby?
E a quest'ultima, alla "Mennulara" farei riferimento nel raccontare le emozioni che 'A jatta ha provocato (ma anche lasciato dentro di me per sempre - come accade solo a pochissimi libri dei tanti che si leggono).
Così, con questo riferimento nulla volendo togliere agli altri autori, se non ché le due donne vanno ben oltre al linguaggio di Sciascia, che tanto ci ha narrato, o di Camilleri, che nei suoi racconti di Montalbano dice una volta per ripetere sempre - ben altro il Camilleri che pochi leggono e ancor meno capiscono (o colgono) da "La concessione del telefono" al "Birraio di Preston".
Ma lasciamo i due autori (ne parlerò in seguito) per rimetterci al corso del linguaggio e del dialetto usato da Hornby come da Pierangelini. In entrambi i casi non è un abuso né un uso per provocare la 'risata' o la 'confusione' al lettore.
Bensì il trasmettere parole (altrimenti intraducibili che il dialetto siciliano ha: un esempio? tumbulata \ schiaffo, ebbene, in tumbulata o timbulata (secondo province) c'è il movimento della mano in tutto il suo lungo andare, creando un movimento d'aria che lo schiaffo (tentativo goffo) non rappresenta.
Dico questo, che ritengo però importante, visto che a volte i critici odierni colgono (sfogliando qualche pagina, un risvolto, o una retrocopertina) soltanto (o per criticare - che critici sarebbero?) la parlata nostra.
Orbene nel linguaggio d'a 'jatta c'è la perfezione nell'uso dei termini (mai eccessivi, e neppure autoreferenti) per raccontarci una vicenda, apparentemente semplice, ma con tale descrizione dei personaggi (tutti) da renderli non vivi, bensì parenti, amici, forse contenuti nel nostro sangue, o desideri, vicende talmente ben orchestrate (non per niente l’Autrice è anche musicista) che non vi sarà possibile non leggerlo tutto d’un fiato.
Potremmo dire che è la storia di Alfredo, che vive con una gatta (condanna e compagna) la propria esistenza quando non ha più voglia neppure di ricordare passato e trascinarsi solo indolentemente sul presente, senza farsi troppo toccare dalle vicende degli amici o del paese o dal pensiero di come potrebbe essere un futuro. Un uomo che appare privo di desideri, che d’improvviso fa un incontro straordinario, (come Totò in un noto film di Pasolini che non vi cito) da brivido e che, di colpo, come un uragano, gli rivoluziona l'esistenza. 
O quella di Andrea, della sua modificazione in donna e dell'inizio della sua esperienza sotterrando la vita precedente, crudele, che il lettore scopre in un flashback che si inserisce fra presente e passato, che ritorna prepotente e costante.
Il racconto emoziona e per quanto riguarda (neppure se mi pagate vi narro la storia) Andrea, preferisco citare le parole della stessa autrice:
"La transessualità pretende rispetto, conoscenza soprattutto. Ho voluto provare a immedesimarmi davvero nei problemi di Andrea, la mia dolce transessuale". 
Quando apparirà un terzo incomodo, Giorgio un violoncellista, inserendosi con la propria autorità, decisione, certezza, io lettore ho un brivido, come se qualche lacrima volesse venir giù, dinnanzi a una storia reale con qualche contorno di fiaba, ecco che nella storia (pregio estremo dell'Autrice) come d'incanto intervengono altri personaggi, amici di Alfredo che tentano di 'salvarlo' dall’”innamoramento” impreziosendo il racconto di avvenimenti che esistono nella realtà del nostro paese (in questo caso siamo in Sicilia) ma nessuno ce li racconta più, anzi, neppure lo si tenta. Se si esclude a volte fra gli italiani il solo Ammanniti, e il citato in precedenza Roberto Pardini.
Ma la storia non può essere la mia sintesi, per quanto possa tentare di compiere sforzi "inumani" (e rinuncio) non riuscirei mai a dare se non che un'idea minima di quanto sia delizioso (parrebbe quasi un insulto) scoprire, mentre leggi, ciò che non puoi immaginare sia il seguito. Quante volte è capitato negli ultimi 20 o più anni?
Se, in genere, ti annoi subito dopo qualche pagina e non riesci ad andare avanti…
Qui invece mi è accaduto di cercare subito l’ultimo suo romanzo "Un'altra Julia" e la conferma è arrivata. Certamente mi trovo davanti a una delle rare Autrici che posso, senza il minimo dubbio, definire tale. E non è poco.

Beppe Costa



Cinzia Pierangelini
Violinista e docente, vive a Messina. Ha cominciato a scrivere nel 2004. Ha pubblicato: Dall’ultimo leggio, raccolta di racconti, ed. traccediverse - Eraclito e il muro, romanzo ed. GBM - 'A jatta, romanzo ed. GBM - Draghia, ed. Delosbooks, 2008 romanzo fantasy. Il professor Scelestus-romanzo fantasy per ragazzi ed. La penna blu, 2009. Un'altra Julia, romanzo, ed.Historica 2009. Suoi racconti e poesie si trovano nelle antologie. Noir. Quindici passi nel buio; Il mio mare; Libera uscita; Femmine, Concorso di emozioni, Corrispondenze di sensi; Siculiana. La gola. Orizzonte. Una fiaba per Gramos, antologia a scopo benefico ed. Lulu. Il racconto Il piromane vincitore del concorso Writers-Magazine 2007 e il racconto Non c'è musica sono stati pubblicati dalla rivista Writersmagazine. Tutti i colori dei bambini, antologia a scopo benefico ed. Montag

"Anche ora che la luna", il nuovo libro di Beppe Costa

ISBN: 88-86203-55-1 € 15.00





Beppe Costa, poeta della vita

Nella schiera di tutti gli amici, estimatori, seguaci “innamorati” di Beppe Costa mi pare di essere arrivata quasi per ultima. Per una delle bizzarrie della vita mi è accaduto di conoscerlo da appena un anno e non ho quindi potuto dividere con lui i tempi d’oro della sua stretta e rutilante vicinanza con i grandi “classici” scrittori italiani, della battaglia per fare ottenere la “Bacchelli” ad Anna Maria Ortese, dei suoi scambi con Dario Bellezza…
Di tutto questo fermento ho raccolto solo gli echi, i ricordi che tuttavia mi sono stati raccontati in modo così vibrante da darmi l’impressione che fossero accaduti da poche ore.
E così, caro Beppe, posso dire che in quei tempi “c’ero anch’io”.
Ma il vero motivo di questa vicinanza, e con tutto quello che ha a che fare con te, è un altro. Tu sei un poeta e la poesia, si sa, ci restituisce ogni singolo attimo, mettendolo continuamente a fuoco.
C’è di più. I tuoi versi parlano quasi sempre d’amore, e in apparenza potrebbero suonare ora in contrasto con i tuoi capelli bianchi, seppure fluenti. Se questo contrasto non appare, o appare annullato, è proprio perché è stata la poesia a renderti “folletto” per sempre. E il tuo entusiasmo, la capacità di coinvolgere nello stesso girone lettori e scrittori, il tuo continuo metterti in gioco nella fucina di ininterrotte e nuove invenzioni, davvero non hanno età. Tu non sei solo poeta di parole scritte, ma anche poeta della vita, questo è il punto.
E se, come qualcuno ha scritto, tutti i poeti sono pazzi, evviva la pazzia!

Lia Levi

ESTRATTO:

scrivo, amico mio


scrivo, amico mio
una lettera diversa
una lettera che vorrebbe contenere
tutte le parole che non so usare
quando una vita
appena apparsa va via
e rimango senza fiato
né forze
ed io come tanti finti poeti
che ho invocata la morte
in tanti tristi momenti dell’esser mio solo
mio diverso, mio come se l’uni-verso
fosse l’unica vera luce da raggiungere

Io che non so mai perché
io che non ho fede
io ho tanto amore per la vita
io che, per giorni ho avuta la certezza
di perderla.
Io che sono un caso per la medicina
Io, vorrei essere io
a volare fra le stelle a chiedere perché
un dolore così grande
un dolore quasi osceno
ti viene consegnato
e chiedo a ‘lui’ cui non credo
perché una normale donna madonna
debba avere uno strazio così grande

Mentre la speranza s’apre
e un’altra vita compare
io, malgrado tutto
da pessimo poeta,
non so ancora che ripetere
chiedi alle stelle
noi che alle stelle tanta musica diamo
Che siano essi a guarirci
ad abituarci quanta preziosa sia la vita
non mia, non nostra, ma quella altrui
quella che al primo strillo d’un neonato
ci riempie gli occhi di pianto
Ed io del mio pianto non resta che far dono


anche ora se la luna ci fosse

...è come se la luna andasse
malgrado io la guardi stupito
ancora e stupita anch’essa
per tanta attenzione
Malgrado io la indichi a bambini
d’ogni parte della terra
la terra vergognosa si nasconde
Fumo e polvere e cenere
fanno un mestiere maledetto
e molti di noi vengono interrotti
o turbati nei loro bisogni d’amore
Ma cosa dire loro?
Come far capire che la luna c’è
se non riescono a vederti?
Ricordi le notti bianche?
Ricordi cosa si scriveva tanto tempo fa
ch’io non c’ero
com’era possibile allora
come adesso che con un cielo così bello
possano esserci umani così stupidi*
E come è possibile che gli stessi stupidi
non s’accorgano ch’io scrivo per te
anche ora che guardiamo la stessa luna
e fra poco lo stesso mare?
Se non si comprende
un teorema tanto elementare
come farò ancora a scrivere per gli uni
peggio d’animali affamati di carne e sangue
e per gli altri che d’amore
vedono solo che il nostro stupido corpo
spesso anch’esso stupido e inutile.
Anche ora se la luna ci fosse
e chiedendole tutto questo
so che non potrebbe rispondere
perché stupido umano
e innamorato sono anch’io
ma lei sa di chi...

un abbraccio

un abbraccio fra le tante lune viste
la tua forse è quella giusta
quella che manca
quella che ancora tenta di sorridere
quella che a mezzo viso
quella che forse stanca
anche se in un sorriso
si stacca fra le nuvole
quella che il tempo insiste
anche se poi mi manca
quella che di nascosto
contiene trame ignote
quella che non perdona
quella che accetta il sole
quella che si commuove
quella che ancora piange
quella che non si rassegna
quella dell’abbandono
quella che io ancora sono


rendimi l’anima

a M.

come navigante
d’altri tempi e mari
arrivo tardi alla tua vita
troppo tardi
vita mia
mi ritrovavo perduto
in un alto mare
senza bussola
né memorie
a riportare
per scoprirti nel tuo mondo
silenzioso
dove mani corpi e braccia tese
da dimenticare
dove l’anima
non fa che impallidire
cercando disperante
di sfuggire
ed io ti chiedo
prima di volare
rendimi l’anima
prima di morire
lasciati vivere
e
guidare
oppure
prendimi l’anima
che anch’io con te
possa guarire
o se vai
ti possa accompagnare






Serata conclusiva alla Pellicanolibri con gli incontri “Poeti Dallo Spazio”, di Stefania Del Ferraro

La poesia in tutte le sue sfumature è stata la protagonista della serata organizzata a Roma il 22 maggio scorso, presso Pellicanolibri, nell’ambito degli incontri poetico musicali con i “Poeti Dallo Spazio”, a cura di Fabio Barcellandi.
Gli incontri vengono promossi da gennaio 2009 insieme al poeta Beppe Costa per proporre occasioni di dialogo tra poeti, pittori, musicisti, cantanti e attori “provenienti da ogni parte dell’universo, per dare concretezza materica a una poesia che si vuole fatica” e, come ha sottolineato lo stesso Costa, che ha moderato la serata, per permettere agli “artisti che vengono da lontano di incontrarsi e di amarsi” attraverso i versi della poesia.
Tra i protagonisti che si sono succeduti alla lettura di alcuni dei propri brani poetici, accompagnati dalle musiche di Fabio Mariani e Roberto Pardini: Fabio Barcellandi, Virginia Foderaro, Caterina Intelisano, Marcella Testa.
È toccato al promotore dell’iniziativa, Fabio Barcellandi, classe 1968, spiegare il senso di un’altra iniziativa, “La scrittura creativa di Opposto”, in procinto di diventare casa editrice. “Il progetto – ha esordito – ci insegna che la rete non sempre è qualcosa di negativo, ma può diventare positiva quando da virtuale si trasforma in incontro concreto e conoscenza reale. E, in effetti, con la nascita della casa editrice, La Scrittura Creativa di Opposto da eventuale sta per diventare testo con l’unico fine di creare altra poesia perché – ha sottolineato – noi, di poesia, ne vogliamo sempre di più. Siamo qui per scambiarci la poesia e le parole, e per trovare, nello scambio, altra poesia e altre parole”.
E sono versi tutti intrisi di contrasti e opposizioni quelli proposti da Barcellandi: sullo sfondo di tematiche profondamente intimiste, il poeta crea un gioco fondato sul confronto diretto tra vita e sogno, esistenza e mera sopravvivenza, illusione e realtà.
Uno sguardo protesto verso gli altri e su ciò che gli altri rappresentano per l’io è quello che è emerso invece dai versi letti da Caterina Intelisano, che ha offerto al pubblico poesie scandite da sensazioni, immaginari istantanei e concreti, attraverso la messa in scena dei binomi solitudine/falsità, morte/amore/vita, dei contrasti forza/fragilità, altri/io, verità/falsità, e l’uso delle immagini della notte e della luna, introducendo spesso il tema dell’artista il cui destino è quello di “dare l’anima e non sembrare triste”.
Una poesia ricca di immagini e di similitudini, dunque, ricorrenti e caratterizzanti in particolare i versi letti da Marcella Testa che nella vita fa l’insegnante e che, proprio in quanto tale, ha tenuto a ricordare la diffidenza che percepisce oggigiorno nei confronti della poesia, contro la quale, ha detto, occorre lottare: solo la passione infatti può fare entrare l’arte poetica nelle scuole.
I temi dell’amore, del sogno e del dolore tornano ancora nei versi di poesie e dei racconti, curatrice della collana di narrativa e poesia “Quinto colore”, edita da Opposto.net, e di Mariaelisa Giocondo, che nonostante i suoi diciannove anni ha presentato al pubblico versi potenti e profondi.
Ha concluso la serata lo scrittore Silvano Agosti, ospite d’eccezione, che ha passato in rassegna, con la sua solita vena irriverente, alcuni dei versi che hanno caratterizzato il proprio percorso poetico. Agosti ha presentato i temi dell’amore, delle donne, della morte, della presunzione umana e dell’innamoramento.
In una serata nata all’insegna della scoperta degli altri e dell’incontro, il poeta non ha potuto non leggere un bellissimo componimento scritto da una sua scoperta letteraria.
Agosti, in particolare ha ricordato “il coraggio della poesia che si scontra con un’indifferenza generale e diffusa”. “Esiste un passaggio troppo forte – ha spiegato – dalla mediocrità del quotidiano al sublime della poetica”. “È proprio questo – ha chiosato – che causa un fatale, inesorabile disinteresse”.
stefania del ferraro


da Lettura Blog

EDOARDO SANGUINETI E' MORTO



Aveva 79 anni. È morto stamattina a Genova, sua città natale, il poeta e scrittore Edoardo Sanguineti. Nato il 9 dicembre del 1930, fu un esponente di punta della neoavanguardia e del «Gruppo ’63». 
Uomo e intellettuale "impegnato", Sanguineti era docente di letteratura italiana all’Università di Genova. 

fonte: Rainews24. Ricordiamolo leggendolo: Siamo tutti politici (e animali) Siamo tutti politici (e animali): premesso questo, posso dirti che odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di [catalogo esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso) ma, per semplificare, ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto, a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce, sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché: amo, così, quella grande [politica che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao, pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi, spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva): (e poi, lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali p.s.: da Postkarten Ho insegnato ai miei figli che mio padre è stato un uomo straordinario: (potranno raccontarlo, così, a qualcuno, volendo, nel tempo): e poi, che tutti gli uomini sono straordinari: e che di un uomo sopravvivono, non so, ma dieci frasi, forse (mettendo tutto insieme: i tic, i detti memorabili, i lapsus): e questi sono i casi fortunati.

polsi, a Edoardo Sanguineti, 2009

ho la pelle, il corpo che crolla,
il polso, il cuore, cessa e riflette,
solo poco tempo fa, la stanza bianca
il pallore, la paura, firmando ciò che dovevo
sorridendo al prete, stringevo figli.
mi sono svegliato
tutto oggi torna in un secondo
in mente, e come rivederti
d'improvviso tanti anni fa, sui treni,
ospiti, unici con Loi a giocare di poesia
fra scuole, binari e qualche 'geloso'.

Io delle tue risposte, altri del tuo successo,
come di successo può gioire un poeta.
come oggi a risentirti, per scoprirti ancora,
stringendo polsi e mentre sembra morire
l'informazione la poesia rinasce,
ancora rinasce
e fa rivoluzione unica possibile
inarrestabile.

BEPPE COSTA INCONTRI: SILVANO AGOSTI E I POETI DALLO SPAZIO


Venerdì 21 maggio, incontro con SILVANO AGOSTI che presenterà il suo ultimo romanzo: "Il Ritorno di Pinocchio", edizioni Salani, alle ore 21.00 presso Pellicanolibri (Via Gattico 3, 00166 Roma), nell'ambito degli incontri tenuti da Beppe Costa.

Musiche di Fabio Mariani e Roberto Pardini.

IL LIBRO

Una città, una bambina, una notte. Alla finestra bussa un bambino, chiede di entrare e dice di essere Pinocchio... E' l'inizio di un'altra storia. Un'avventura speciale di incontri, di scoperte, di amicizie per le strade della città e della vita.
Il ritorno di Pinocchio celebra la scoperta del mondo con occhi infantili, ribelli alle convenzioni della soceità e della cultura. Un viaggio notturno e visionario con lo sguardo del bambino che è in tutti noi, il distillato di tutti i temi più cari a Silvano Agosti.


UN BRANO

"La bambina si siede sul letto.
«Ma tu chi sei?»
«Anche se sembro un bambino qualsiasi, io sono Pinocchio. Come c’è scritto nel libro ora sono un bambino, non sono più un burattino. La mia storia non è finita, anzi, si può dire che proprio di lì è cominciata. Devi sapere che quando sono diventato un bambino vero... È successo alcuni anni fa... Giusto?»
Pinocchio siede sul letto accanto alla bambina.
«Hai fame? Hai sete? Posso chiamarti Pinocchio o hai cambiato nome?»
«Chiamami pure Pinocchio» risponde Pinocchio con un sorriso."


L'AUTORE

Data e luogo di nascita: 23 Marzo 1938, Brescia, Italia
Si diploma all’Istituto Magistrale e parte giovanissimo per Londra. Vuole vedere la casa dove nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il mondo. Vive in Inghilterra, in Francia, in Germania svolgendo i lavori più umili e infine parte a piedi, come un pellegrino medioevale per visitare tutto il Medio Oriente e l’Africa del nord.

Si iscrive nel 1960 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 1962, vincendo con il cortometraggio La veglia il ciack d’oro che gli viene consegnato dal Presidente della Repubblica. A Mosca, nel 1963, si specializza sull’opera di Ejzenstejn.

Dopo aver lavorato con Marco Bellocchio alla sceneggiatura, i dialoghi, il montaggio de "I pugni in tasca", nel 1967 esordisce col lungometraggio con "Il giardino delle delizie". Fortemente censurato in Italia e invitato all’esposizione universale di Montreal. Nel 1975 dirige "Matti da slegare" con Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.

Dal 1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati, diviene un punto di riferimento per i film d’arte e per quello impegnato. Nel 1983 termina "D’amore si vive", personalissima ricerca sulla sensualità e i sentimenti in una Parma tutta speciale.

Intorno agli anni 80 inizia la sua attività letteraria che produrrà romanzi come "l’UOMO PROIETTILE" (candidato al Premio Strega) "UOVA DI GAROFANO", "LA RAGION PURA", "IL SEMPLICE OBLIO" , "LETTERE DALLA KIRGHISIA.

Vive, gioca e lavora a Roma.


* * *

Sabato 22 maggio alle ore 21, proseguono gli incontri poetico musicali con i "Poeti Dallo Spazio" a cura di Fabio Barcellandi, presso la Pellicanolibri di Roma con FABIO BARCELLANDICATERINA INTELISANO, MARCELLA TESTA, ospite d'eccezione: SILVANO AGOSTI.



I POETI DALLO SPAZIO

Fabio Barcellandi (Brescia, 1968) ha pubblicato un corpus di nove poesie nell'antologia “Il Mercante d'Inchiostro” edita da Farnedi Edizioni, un ulteriore corpus di sette poesie nell'antologia “Florilegio” edita da Lisi Editore e la silloge “Parole Alate”, poesie ispirate dall'omonima canzone di Meg, edita da Cicorivolta Edizioni.
Attivo anche nella narrativa, suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste Macworld e Writers Magazine Italia, con la quale collabora; coopera anche con il sito di scrittura creativa Opposto.net, che si occupa di creatività, narrativa, racconti e poesia, e con Tellusfolio.it, il giornale telematico dedicato ad argomenti di attualità e cultura.
Vincitore del premio Solaris edizione 2008 delle Edizioni Montag, pubblica la silloge "Nero, l'inchiostro - che tu chiami parole".
Da gennaio 2009 organizza insieme al poeta Beppe Costa i "Poeti Dallo Spazio": occasioni d'incontro di poeti, pittori, musicisti, cantanti e attori provenienti da ogni parte dell'universo, per dare concretezza materica a una poesia che si vuole fàtica!
A giugno 2009 quattro sue poesie inedite sono state inserite in “Quinto Colore”, AA.VV., Editrice M.C.Editing, la prima Antologia de "La Scrittura Creativa di Opposto".
Prix Teranova 2009 per la poesia.
Suoi aforisimi sono presenti nell'agendina 2010 de "La Scrittura Creativa di Opposto": "365 piccoli giorni", pubblicata a dicembre 2009. Un suo racconto sarà pubblicato nel mese di giugno 2010 in "Quinto Colore racconta l'Italia", la seconda Antologia de "La Scrittura Creativa di Opposto".
E ora che "La scrittura creativa di Opposto" diventa casa editrice (maggio 2010), è stato chiamato a far parte del comitato editoriale e a essere il curatore della collana di poesia alterativa "I Nei".

Caterina Intelisano, dopo il diploma conseguito alla scuola di recitazione “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania, sua città natale, ha lavorato in teatro come attrice e aiuto-regista, collaborando con Turi Ferro, Lamberto Puggelli, Giuseppe Di Martino, Augusto Zucchi e altri. Ha recitato in cinema con Franco Zeffirelli, ha partecipato a varie fiction TV, ha scritto e interpretato racconti e programmi radiofonici, ha anche collaborato a molti programmi televisivi in qualità di programmista regista, autrice, consulente. È anche speaker e doppiatrice.
Scrive “poesie?” da quasi tutta la vita e dal 2007 le pubblica sul suo blog nella comunità virtuale “Myspace”. Non partecipa quasi mai a concorsi letterari perché “Vai a capire quali non sono truccati” e non crede che pubblicherà mai su carta stampata, perché pensa che attraverso il web si arrivi prima a essere letti e a toccare il cuore, che è il suo obiettivo. Si riserva di cambiare idea, naturalmente, qualora un editore trovasse la sua scrittura interessante e originale, al punto da accollarsi tutte le spese di pubblicazione.

Marcella Testa è nata a Castellamare di Stabia nel 1972 e risiede a Scafati, dove insegna materie letterarie presso il liceo scientifico “R. Caccioppoli”.
Suoi racconti e poesie sono presenti in antologie edite da Montag, Perrone, Cicorivolta, Farnedi, Edizioni Progetto Cultura e sul Writers Magazine Italia. Il nuovo egocentrismo ha vinto la decima edizione del Premio WMI. Nel 2009 un suo racconto è risultato vincitore nella IV edizione del Premio Letterario Logos indetto dalla Perrone Editore. Nello stesso anno è uscita la sua prima silloge Come una nebulosa, ed. Montag.

Musiche di Fabio Mariani e Roberto Pardini.


COME TI RICICLO L’EX [SALONE DEL LIBRO] presentazione di "Virus 71" di Chiara Daino

15 maggio 2010
Salone Internazionale Del Libro, Torino
Ore 17

presentazione di
"Virus 71"
di Chiara Daino
prefazione di Tommaso Ottonieri
Aìsara Edizioni

Padiglione 2 - 3
Stand M64
Stand P22-Q21




dalla prefazione di Tommaso Ottonieri:

«Una bocca che si offre, dalla bocca alla faringe, come macchina da guerra. Risonante cassa, macchina di risonanza. Nella pronunzia frontale. Rullo compressore del verbo, e parole a rincorrersi nel peso ferreo d'una velocità multiversa (lingua che scorre a multiple velocità salendo la corrente delle salive i suoi sali secreti); ingranaggio di sillabe in furia nel moto della deglutizione. È questa la fortezza verbale (irta purezza virale) di Daino, il velluto rovente ruvido di Daino, poesia armata contro se stessa (contro contro ogni inganno che il decoro della parola è in grado di operare) - anti/poesia in purezza strappata coi denti brano a brano, a bruciare il suo tempo: e centimetro su centimetro a conquistare spazi, a saturare ogni spazio, costi quel che costi, in cumuli d'anniluce. E se il costo è monta di marea se è il magma che travolge il discorso (fattosi carico del coacervo dei discorsi) nel diramarsi metastatico dei sensi del Senso, se è ribollìo se è lava che trascina le ispide arborescenze dal dire disseminate lungo i pendìi, allora significa che qui è l'unico costo possibile, o forse anzi, che è il costo necessario. […] Nella purità virale, che è solamente sua, l'Arco di Daino resta solo a popolare il linguaggio in numerose parti, quando le pareti crollano e l'alter, il maschio (per antonomasia, settantuno: l'ommemmerda delle carte della cabbalà sudista), si squaglia flaccido senza più frecce nel pallore d'un ultimo fuoco irredimibilmente affetto; e si sgonfia sconcertato in un talamo di accenti aguzzi come spine. E lei diretta e sola, nel centro aperto della scena, come un'armata che si sia data il compito (effetto Matrix) d'affrontare il deserto delle tenebre, per illuminarlo della lucentezza delle sue corazze di titanio, delle sue spade da jedi reduce da un pianeta esploso. E metallo allora come làmina vibrante, teso Arco a rimandare onde sensibili di Suono; una carne flessibile di schegge, ad ammassarsi in velocità di luce, strato su strato per erigere un muro elastico di Suono, un vibrare acuminato di cristalli, in tensione sull'assordante frastuono del Nulla.
(Poesia, a rigori, incommentabile (almeno da fuori) questa di Chiara, perché diritta/diretta – come lama, tagliente lama tempestata di pietre - estroflessa autoanalitica testimoniale provvista di corazze d'impossibile autocommento…)
Mastica-e-sputa, non potrà che essere (anoressia pantagruelica) il suggello di questa cannibalesca difesa dall'universo svuotamento. – Che è poi nulla di meno che desertificazione definitiva della Carne.- In elfica leggerezza di Daino, è il colpo estremo di glottide, tirato per non lasciarsi soffocare dalla monta irreversibile del male: quel che pure bisogna risalire (sa bene Daino) per ritrovare, contaminati e incorrotti, il bandolo d'una qualsiasi salvazione. – Salvazione nella vita del linguaggio; salvazione del medesimo linguaggio, da assimilare tutto intero e molteplicemente in ogni piega, per via di discipline estreme tutte ancora e sempre da inventare […]».

“Più o meno nel frattempo” di Roberto Pardini: presentato alla Pellicanolibri

Un entretien amichevole. Potremmo definirla così la serata ospitata ieri da Pellicanolibri, a Roma, in occasione della presentazione del volume di Roberto Pardini, “Più o meno nel frattempo”, edito da Robin Edizioni.

Un incontro intimo, talmente confidenziale che lo scrittore ha deciso di svelare al pubblico l’incipit del nuovo romanzo cui sta lavorando.

Una scelta coraggiosa, ha affermato l’attore e musicista Riccardo Mei, cui è stata affidata la lettura, perché, ha detto, “è raro che uno scrittore faccia leggere un’opera in fieri a qualcuno”.

La serata è stata moderata dal poeta, scrittore ed editore Beppe Costa, mentre brani e passi del volume sono stati letti ed interpretati oltre che da Mei, dall’attrice Caterina Intelisano, con gli accompagnamenti musicali di Fabio Mariani e Dario Pierini.

Un libro, quello di Pardini, ha rimarcato Costa, che “affascina per il linguaggio di un uomo perduto fra la semplicità e le bellezze del mondo fatto di normalità”.

Ed è proprio la quotidianità che Pardini descrive, filtrata attraverso lo sguardo attento di Andrea, studente in Giurisprudenza, dal carattere gentile e un po’ timido. Il ragazzo ama infatti osservare la bizzarra umanità che popola il condominio in cui vive: Mary è una ragazza madre, sola, che soffre di allergia e che vive in funzione dell’amore che nutre per il figlio, il piccolo Occhiblù; Peppe, il portiere del palazzo, è un siciliano doc, sempre in lotta, armato di lupara e di antica saggezza.

Le esistenze dei vari personaggi si incrociano nel cortile del palazzo, sulle scale e nell’androne, protagonisti di un microcosmo pittoresco e un po’ folle, fatto di quotidianità, amori, sconfitte e cambiamenti.

Secondo Costa, ciò che ne vien fuori è “la sofferenza attuale”, tipica delle grandi città, dove si vive in condomini, e dove “incontrarsi negli ascensori, guardare per terra, evitando gli occhi del proprio condomino” rappresenta la normalità.

È dunque “la solitudine del singolo, solo ed umano che vorrebbe e potrebbe bussare ad ogni porta del palazzo e mettersi a disposizione dell’altro” a tornare più volte come concetto e contenuto del lavoro di Pardini.

Un tema, quello della solitudine, che lo stesso scrittore ha voluto ricordare. “Quando ho scritto questo libro ero molto solo”, ha rivelato. “Condividendolo, non lo sono più stato”. Perché, secondo Pardini, “qualsiasi cosa si progetti, condividendola con gli altri, fa accadere cose miracolose”. E allora, ha aggiunto, “più che parlare di successo editoriale, direi che è dal successo dell’incontro che scaturisce il progetto”.

(stefania del ferraro)


Tratto da:http://www.letturablog.it/2010/05/08/piu-o-meno-nel-frattempo-presentato-a-roma-il-libro-di-roberto-pardini/