Serata conclusiva alla Pellicanolibri con gli incontri “Poeti Dallo Spazio”, di Stefania Del Ferraro

La poesia in tutte le sue sfumature è stata la protagonista della serata organizzata a Roma il 22 maggio scorso, presso Pellicanolibri, nell’ambito degli incontri poetico musicali con i “Poeti Dallo Spazio”, a cura di Fabio Barcellandi.
Gli incontri vengono promossi da gennaio 2009 insieme al poeta Beppe Costa per proporre occasioni di dialogo tra poeti, pittori, musicisti, cantanti e attori “provenienti da ogni parte dell’universo, per dare concretezza materica a una poesia che si vuole fatica” e, come ha sottolineato lo stesso Costa, che ha moderato la serata, per permettere agli “artisti che vengono da lontano di incontrarsi e di amarsi” attraverso i versi della poesia.
Tra i protagonisti che si sono succeduti alla lettura di alcuni dei propri brani poetici, accompagnati dalle musiche di Fabio Mariani e Roberto Pardini: Fabio Barcellandi, Virginia Foderaro, Caterina Intelisano, Marcella Testa.
È toccato al promotore dell’iniziativa, Fabio Barcellandi, classe 1968, spiegare il senso di un’altra iniziativa, “La scrittura creativa di Opposto”, in procinto di diventare casa editrice. “Il progetto – ha esordito – ci insegna che la rete non sempre è qualcosa di negativo, ma può diventare positiva quando da virtuale si trasforma in incontro concreto e conoscenza reale. E, in effetti, con la nascita della casa editrice, La Scrittura Creativa di Opposto da eventuale sta per diventare testo con l’unico fine di creare altra poesia perché – ha sottolineato – noi, di poesia, ne vogliamo sempre di più. Siamo qui per scambiarci la poesia e le parole, e per trovare, nello scambio, altra poesia e altre parole”.
E sono versi tutti intrisi di contrasti e opposizioni quelli proposti da Barcellandi: sullo sfondo di tematiche profondamente intimiste, il poeta crea un gioco fondato sul confronto diretto tra vita e sogno, esistenza e mera sopravvivenza, illusione e realtà.
Uno sguardo protesto verso gli altri e su ciò che gli altri rappresentano per l’io è quello che è emerso invece dai versi letti da Caterina Intelisano, che ha offerto al pubblico poesie scandite da sensazioni, immaginari istantanei e concreti, attraverso la messa in scena dei binomi solitudine/falsità, morte/amore/vita, dei contrasti forza/fragilità, altri/io, verità/falsità, e l’uso delle immagini della notte e della luna, introducendo spesso il tema dell’artista il cui destino è quello di “dare l’anima e non sembrare triste”.
Una poesia ricca di immagini e di similitudini, dunque, ricorrenti e caratterizzanti in particolare i versi letti da Marcella Testa che nella vita fa l’insegnante e che, proprio in quanto tale, ha tenuto a ricordare la diffidenza che percepisce oggigiorno nei confronti della poesia, contro la quale, ha detto, occorre lottare: solo la passione infatti può fare entrare l’arte poetica nelle scuole.
I temi dell’amore, del sogno e del dolore tornano ancora nei versi di poesie e dei racconti, curatrice della collana di narrativa e poesia “Quinto colore”, edita da Opposto.net, e di Mariaelisa Giocondo, che nonostante i suoi diciannove anni ha presentato al pubblico versi potenti e profondi.
Ha concluso la serata lo scrittore Silvano Agosti, ospite d’eccezione, che ha passato in rassegna, con la sua solita vena irriverente, alcuni dei versi che hanno caratterizzato il proprio percorso poetico. Agosti ha presentato i temi dell’amore, delle donne, della morte, della presunzione umana e dell’innamoramento.
In una serata nata all’insegna della scoperta degli altri e dell’incontro, il poeta non ha potuto non leggere un bellissimo componimento scritto da una sua scoperta letteraria.
Agosti, in particolare ha ricordato “il coraggio della poesia che si scontra con un’indifferenza generale e diffusa”. “Esiste un passaggio troppo forte – ha spiegato – dalla mediocrità del quotidiano al sublime della poetica”. “È proprio questo – ha chiosato – che causa un fatale, inesorabile disinteresse”.
stefania del ferraro


da Lettura Blog