dalla prefazione di Anna Lombardo
[“Io sono soltanto un pezzo di pellame su un cespuglio di
rose”
I testi qui raccolti sono solo un assaggio di quell'intenso mondo poetico che
sgorga continuo e copioso da questo Autore che ha molto vissuto e condiviso con
il mondo beat americano. I suoi versi sono come mani che si aprono, acqua
limpida che ti bussa le spalle, vele che si srotolano: tutto in un lirismo
quasi bruciante per la sua nitidezza. Sono versi che si imprigionano in un
desiderio universale di amore, di tenerezza, di sesso, di passione. Il mondo
dove tutto ciò scorre è dentro un città che vibra di poesia, San Francisco,
città reale che sconfina con un mondo altro, più globale, che costringe a
sentirsi come animali in via d’estinzione.
collana Inediti rari e diversi pp. 58, € 10.00 |
Il senso della perdita è totale nei versi struggenti
della poesia “Animale”, per esempio, che potrebbe essere preso come il doloroso
manifesto umano e poetico di Neeli. Una struggente cascata di situazioni che si
avvicendano con una cavalcata di effetti sonori e situazionali di un poeta, di
un uomo, di un cittadino che non trova il proprio posto dentro l’organizzata
macchina di un sistema, precisamente americana ma indubbiamente globalizzata,
che non lascia spazio alla ricerca all'anima perduta nella bellezza e nel
mistero della poesia
Il poeta è in pericolo: il grido di Neeli è sofferto,
chiaro, tenero; si imprime come lettera scarlatta dentro ma preme, scoppia, si
espande. Non si può tacere. Lo spaesamento è totale, è spiazzante. I luoghi in
cui il poeta Neeli fa perdere il suo io poetico, sono metafora dello spaesamento
di altri luoghi: i luoghi del corpo, i luoghi delle passioni tutte e in
particolare quelle passioni che sono a volte tollerati con distacco o fastidio
ma mai ammessi alla tavola dei vincitori. Sono passioni che raccontano una
storia, le nostre storie di uomini e donne che si tramutano, con desiderio
continuo di rinascere perché questa dimensione che la società occidentale
regala non ci contiene più]
"la voce" del Poeta
Animale
Prima parlo con l’impiegato
poi con un assistente sociale
successivamente, consulterò uno studente di medicina
e un supervisore
Reading a Roma al Circolo degli artisti (2013) |
dopo un apporto di quattro sedute
mi sarà assegnato un terapista
sono un animale senza alcuna foresta pluviale
senza fiumi tumultuosi
non ho terreni da caccia
o catena montuosa
sono intrappolato
all'angolo
e prevedendo il peggio
ho chiamato l’agenzia nazionale dell’impiego
ma questa settimana loro assumono soltanto
armadilli e leopardi
la prossima intervisteranno oche
con più di quattro anni d’esperienza
Mi sento fregato
e non c’è modo di dirlo al mio cane
Cometa che mi salta in grembo
probabilmente mi crede uno scrittore di successo
o forse non sa neppure che io scrivo
io non sono uno di quelli che gli compra le scatolette
ma sono quello che gliele apre.
Cometa non può capire la differenza.
L’assistente sociale alla clinica psichiatrica
domandava: quale è il problema?
Le dicevo quanto mi sentivo confuso
che ci sono strani animali dappertutto.
Che gli altri animali sembrano ben adatti per sopravvivere
io sopravvivo bene
ma non con le mie forze
di solito potevo avvicinarmi alla preda e balzarle addosso
adesso non mi unisco nemmeno alla caccia
Voglio essere inserito tra le specie in via d’estinzione
ho bisogno di essere protetto
voglio una riserva
mi muoverò nell’acqua come un delfino
penserò pensieri d’oceano come la balena blu
mi librerò come un condor sopra le colline della
California
e guizzerò nella polvere della sterpaglia dell’Ohio
come una volpe rossa
Io sono solo una traccia nella sabbia
Io sono soltanto un pezzo di pellame su un cespuglio
di rose
Io sono praticamente invisibile
Finestre
con il poeta editore Igor Costanzo a Verona (2013) |
Costruirò
una
foresta nell'erba
di
Washington Square
dove
passeggiammo abbracciati
preoccupandoci
dello splendore
e
di cosa significasse
dividere
un letto
ramificazioni
che avevo perdonato
crescevano
dai miei sogni
mentre
piegavo il mio corpo
verso
la confusione
dell’angoscia
uscendo
da te
la
chiamata alle porte dalle finestre
nell'incavo
della rabbia di una madre
nella
visione di una veloce corazzata
e
lo sbattere della porta chiusa
quando
ti scosti da me
incontrando
ciò che io temo
fianchi
lisci e agili
di
donna che mai sarò
Neeli con Jack Hirschman a San Francisco |
Nato
a Santa Monica, in California, nel
1945. Ha
curato con Charles Bukowski
la rivista “Laugh Literary and Man the Humping Guns” e,
poco più tardi, con lo stesso Bukowski
e con Paul Vangelisti la
Anthology of L. A. Poets (Laugh Literatry &
Red Hill Press, 1972).
Ha ideato il
primo San Francisco Poetry Festival e fondato a metà
degli anni ‘90 il Café Arts Month. Cherkovski
è autore di dodici libri di poesia. Tra gli altri
ricordiamo: Animal (Pentograph Press 1996), Elegy for Bob Kaufman (Sun Dog
Press, 1996), Leaning Against Time (R. L. Crow, 2005) per
il quale vince il 15° PEN/Oakland Josephine
Miles Literary Award
sempre nel 2005 ed Einstein Alive (Solo Zone, 2005).
Ha lavorato come “writer-in-residence” al New
College of California di San Francisco fino al 2008,
insegnando Filosofia e Letteratura
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