Caro Presidente, (per molti, non per me e per tanti altri
come me) Giorgio Napolitano:
In sella |
Garante delle Istituzioni, come sa, spesso sono disilluse.
Le scrivo dal mio luogo modesto e con linguaggio semplice che
mi è congeniale.
Non sono un competente, lei sì e molto più di me per
continuare ad essere lì, in quel palazzo molto più bello di quello dei tanti dittatori
che negli ultimi anni, complici degli americani, abbiamo contribuito a
distruggere.
Sono uno che scrive versi e la mia lettera, a differenza dei
tanti poeti (letterati, critici, cavalieri, attori, calciatori, insomma un po’
troppi, le hanno scritto per avere la sua medaglietta.
Per la verità ce l’ho anche io, col suo nome inciso (non il
mio, regalo al Premio città di Ostia dell’amico poeta Tonino Colloca, forse per
farle dispetto a Lei, o a me!).
La tengo chiusa nella sua scatoletta e non ne faccio nota di
merito, se non appunto, per un riguardo a Tonino.
Ma sono anche uno che da quando è nato, vede la sua nazione
in stato in guerra: fra mafia, magistratura, paesi attaccati (senza che ci
abbiano neppure molestato) e ci armiamo da tempo, fornendo armi anche a coloro
che sarebbero nemici.
Lo so, lei da tempo, da che mi ricordi è stato come un
ambasciatore con gli americani, nel timore che i ‘comunisti’ attaccassero il
paese o conquistassero il parlamento.
Eppure anche lei, sempre se la mia memoria non fa cilecca,
era ed è stao un comunista, o un cattocomunista (se si usa ancora o quando
esistevano).
Come scrive la costituzione (scusi il minuscolo, ma siete
tutti voi a trattarla male) avremmo libertà di religione (o culto che dir si
voglia) e non ho mai capito perché in ogni luogo pubblico ma soprattutto nelle
scuole ci sia l’obbligo, oltre la foto del Presidente, lei o altri, del
crocifisso.
Che poi fosse una figura positiva per i ragazzi, chessò un
Gesù seduto fra le genti o in cammino sulle acque, andrebbe anche bene. Invece
no: crocifisso per ricordare una la terribile morte inchiodati o saldati abbia
subita da ‘Lui’ (forse con qualche dubbio) ma da molti altri certamente sì.
Così come è insopportabile la spesa per mantenerla: spesso
dieci volte maggiore a quella di presidenti di paesi dove non si è solo una
figura rappresentativa.
Lo so, oltre alle medagliette, lei da a molte attività
culturali il Suo ‘patrocinio’ naturalmente senza sborsare un solo euro, ma chi
fa attività culturali che spesso soffre di difficoltà economiche, gode forse di
questo ‘regalo’? questo non so.
So che il nostro paese ‘avrebbe’ il più grande patrimonio
culturale al mondo: cioè le tracce di tutti i secoli da quando il pianeta
esiste. Se non crolla l’intero stivale ancora visibili. Ed è l’unico
paese al mondo che ha così ricco patrimonio. Ha pure il sole e una discreta
temperatura: per queste due ultime attività non dipendenti da Lei o da me non
c’è stato alcun referendum per abolirle. Quindi ci sono. Sono nostre. Sarebbero
la ricchezza di un paese: l’arte e la natura.
Se non fosse così deturpato e devastato dall'incuria. O in molte delle sue parti devastato dalla nostra opera, dove tutto è consentito corrompendo, salvo esser puniti dalla natura che fa franare parti consistenti del territorio.
Col ministro Cancellieri: tanta fiducia! |
Si rende poi conto che oltre le mura del suo palazzo, nella
città di Roma, a poche centinaia di metri scorre la spazzatura e un traffico
infinito dove si resta imbottigliati per tutta la durata della vita lavorativa
(per chi naturalmente un lavoro ha). Intendo dire che chi vive a Roma e non ha
la fortuna di vivere nei ‘palazzi’ o di avere le auto blu, ha la vita
interamente interrotta o turbata psicologicamente dal caos e dallo smog (che
puzza) cittadino.
Ma Lei non è il sindaco, (all'attuale ho già scritto) ma il
Presidente di tutti.
Una pensione anticipata? una dimissione sarebbe
ormai troppo tardi? Poi la ‘vita’ Lei se l’è goduta tutta: fin da giovincello
come pochi altri ha occupato tutti i posti di potere.
Mi turbano alcune vicende che La riguardano direttamente:
avendo coperto quasi tutti i ruoli avuti nella vita pubblica dovrebbe sapere molte cose riguardanti i ‘misteri italiani’.
Come ministro degli interni, poteva
farci sapere qualcosa sulle molte tragedie che fanno tanta ombra alle nostre
vite: dalla strategia della tensione, alle tante bombe, dalle relazioni con la
mafia, al caso Moro.
Della repressione comunista su
Praga poi neanche una riga, né un respiro o palpito.
Poteva evitarci lo sfascio
provocato da Berlusconi. Quante leggi firmate da Lei lo hanno salvato!
E quando nel Palazzo si vendevano
senatori e deputati, Lei era altrove?
Ha firmato leggi senza rinviarle alle camere, è stato
chiamato a deporre sulla trattativa stato-mafia e tanto altro. Ma queste
attività, chiamiamole così, fanno parte della sua lunga biografia e non è qui
il caso di fare copia e incolla. Chi vuole può informarsi.
Sa certo come sia ridotto il mondo del lavoro, Lei alla sua
età ancora lavora, non la biasimo, pensi a quanti fra 40 e 50 anni in poco
tempo hanno perso ogni diritto, molti rinunciano togliendosi la vita.
Altri giovani, se non vanno via dal nostro paese, neanche
provano a cercarlo.
Dovrebbero evitare persino di andare a scuola, sta quasi
diventando inutile e quasi uno spreco per molte famiglie. Ma forse serve ancora
per non farli rimanere immobili a casa.
Comunque non farebbero mai in Italia quei lavori che per
fortuna gli stranieri fanno. Malgrado la metà degli italioti li vorrebbero
ricacciare nei paesi d’origine.
(Ma, di questo, scriverò in altra lettera agli italiani).
si frana |
Ciò che mi è insopportabile è il suo rapporto ambiguo sempre
con l’ex presidente del consiglio Berlusconi, di cui ahimé parte del ‘popolo’
non è riusciti a liberarsi. Iniettato nelle vene ormai come malattia.
Certo non è Lei che ha milioni di voti, ma ‘lui’ silvio, lui ha avuto e continua ad avere un ruolo preponderante nella vita del bel paese.
Per questo mi rivolgo a Lei: Lei non è stato votato da noi, arriva
solo con l’accordo fra le forze politiche.
La colpa quindi non è Sua, tutta sua in questo ruolo di
Presidente di “tutti”.
La gran parte degli italiani vive assuefatta alle truffe,
agli imbrogli, agli accomodamenti. Molti barcamenandosi con le innumerevoli
corruzioni, altri vivendo disperati senza urlare contro chi governa questo
paese, di 'presunta' democrazia e con la costituzione che col Suo contributo si va modificando.
Molti infine non riescono neanche a sopravvivere, perdono
lavoro, casa e, soprattutto la dignità.
So che questa lettera non Le arriverà, ma ci provo lo
stesso.
Con la speranza flebile che il suo successore possa
contribuire a migliorare qualcosa.
Almeno che non sia chiamato Re, come per Lei accade.
Il regno sta vivendo questo:
operazioni in corso:
chiusura di attività come non era
mai accaduto aumento dell'effimero e inutile in tutte le direzioni; eliminazioni
di mezzi pubblici (marino fa danni mortali a una roma già in coma):
ospedali in riduzioni di tutto,
uno dei migliori S. Filippo Neri, ridotto in malora per favorire quell'altro delle
chiese cattoliche;
Molte scuole italiane stanno messe bene: soldi non ce ne sono per le armi sì |
scuola: lo dico ancora: libri e
tonnellate sulle spalle che non servono a nulla, men che mai alla cultura ne
sapeva più mia nonna analfabeta che un laureato di oggi, quando le scuole non crollano;
università? col mutuo ventennale
ci si potrà laureare;
la costituzione: spesso citata anche da Lei, impedirebbe al nostro paese di partecipare a qualsivoglia guerra: malgrado non siamo stati mai attaccati, forniamo uomini, mezzi, basi a chiunque lo chieda, non Le risulta che abbiamo buttato giù qualche dittatore? in Libia, in Iraq per esempio;
la costituzione: spesso citata anche da Lei, impedirebbe al nostro paese di partecipare a qualsivoglia guerra: malgrado non siamo stati mai attaccati, forniamo uomini, mezzi, basi a chiunque lo chieda, non Le risulta che abbiamo buttato giù qualche dittatore? in Libia, in Iraq per esempio;
renzi: una farsa che racconta le
barzellette come fossero cose serie, peggio di silvio che almeno qualcuna la sapeva racccontare (come quella della nipote che ancora fa ridere mezzo mondo;
chi fa fallire aziende di stato prende milioni di euro di liquidazione ma, attenzione, non va in pensione, gliene danno un'altra che sta bene in forma, così da provvedere a distruggerla
e cosa fa il presidente di tutti?
chi fa fallire aziende di stato prende milioni di euro di liquidazione ma, attenzione, non va in pensione, gliene danno un'altra che sta bene in forma, così da provvedere a distruggerla
e cosa fa il presidente di tutti?
lasciate che i ragazzi non
vengano a voi, che vadano altrove.
Basta? o continuo Maestà!
b.c.