Spesso
mi sono posto questa domanda: ma la poesia può cambiare il mondo? Applichiamo
il metodo galileiano, il consolidato metodo scientifico. Partiamo
dall’affermazione: la poesia può cambiare il mondo (tesi). Cerchiamo di demolire
questo enunciato e se non ci riusciamo, il di sopra teorema vale come legge
universale.
Ora
devo trovare un problema centenario, una piaga che non trovi riscontro negli
schieramenti politici. Posso riuscirci, i miei due neuroni sono alla minima
distanza, scatta la scintilla e trovo il rebus: la fame nel mondo. Milioni di morti l’anno; oh dico milioni!
Contatto
i miei contatti, li sensibilizzo, trovo un posto d’impatto, una bella discarica
a cielo aperto. Creo un movimento, lo chiamo LE NUOVE OSSA, va finanziato,
trovo i fondi, arrivo a 5000 euro, 1000 dei quali mi servono per le spese di
organizzazione. Con i restanti cercherò un editore che abbia voglia di
pubblicare l’ennesima antologia di settore, oppure riesco a trovarne uno che
non vuole soldi (molto raro oggi) e con i restanti dovrò pagare le spese dei
poeti che verranno da ogni parte d’Italia, se sono poeti dovrebbero essere
poveri (altrimenti perché cazzo attaccano la borghesia se poi ne fanno parte?).
Serve
però un’importante testata che dia risalto all’evento ( la mia non basta e poi
ho già due ficozzi) per cui parte del finanziamento andrà al giornale che
accetterà. Siamo pronti, occupiamo la discarica e iniziamo a leggere, i vigili
urbani ci tengono sotto controllo, si alternano poeti importanti, tre vengono
dall’Africa, ma non se la passano poi così male ( i-pode, i-phone,
touch-screen, tacci-loro).
Mentre
leggiamo, dati alla mano, 1000 bambini muoiono, e quando andremo tutti a cena
insieme il numero sarà raddoppiato. In altre importanti città del paese si è
fatta la stessa cosa, anche il tg nazionale apre con il grande successo
ottenuto dalla manifestazione. Ma perché in Africa si muore ancora? Cazzo dopo
un così grandioso atto di ribellione, non è possibile! La poesia può cambiare
il mondo?
No.
Se
vuoi cambiare il mondo non fare il poeta, la poesia salva te stesso dal mondo,
e ti porta fuori dalla sua pazzia, nei pressi di una follia personale, solo
questo è il suo potere.
Memoria
Di nuda proprietà vestita
chi vende armi, chi compra tempo
altri si asciugano la lingua.
L’usuraio programma l’incasso
“ se è lei che vuoi fare
guerra dovrai”
le ossa attrezzano la rissa,
nel nome di leggi rese
divine
la prassi è la stessa più
morte più oro.
Il mercato continua a
chiassare,
la pace fugge nel bosco
dove ricorda d’essere amata.
Il poeta Iago su facebook