Stefano Iori, L'anima aggiunta, Seam 2014

ISBN 9788881795260, pag 128, € 10.00
Sedicesimo volume nella storica collana "Inediti rari e diversi" diretta oggi da Beppe Costa e Igor Costanzo, L'anima aggiunta di Stefano Iori viene edita in questo mese di ottobre dalla Seam Edizioni di Roma,
Si può richiedere il libro sul sito dell'Editorein tutte le libreria online o attraverso il proprio librario di fiducia. Il volume è arricchito dalla traduzione in lingua inglese di Karen Costa e dall'immagine in copertina: “White” di Fabio Mariani, mentre la grafica è a cura di Progetto stefiro

Dalla prefazione:

Se Gregory Corso invitava, durante il festival di Castelorziano del ‘79, a scrivere e leggere poesie - ché leggere fa bene intanto a se stessi -, da quell’evento c’è stata, da un lato la dissacrazione del poeta intrappolato nella sua oscura realtà e nelle sue idiosincrasie, e dall’altro, un fluire di poeti da dopocena, dessert al bar o altrettanto anonime manifestazioni di piazza.
Un funerale per la poesia e per i poeti? In un certo senso sì, finiva la figura storica e retorica (già da qualche anno quasi scomparsa) e come urlava a quel tempo Dario Bellezza dal palco, inseguito dai fischi di giovinette in costumi da bagno: “fate qualche applauso, se non mi applaudite non leggo più” perché, spiegava, “i poeti vanno incoraggiati e vanno soprattutto applauditi anche se le loro poesie non vi piacciono”.
Già i poeti andavano incoraggiati e applauditi, oggi forse un po’ meno. Il rischio che diventino tutti carta al macero è sintomatico e dimostrato dalla stampa di una editoria (definita minore, ma unica in attività seria) con oltre 65.000 volumi di versi editi nel 2012. Esistono quindi persone che scrivono (e fa bene alla salute - propria-) e Poeti.
E i Poeti, si sa, ancor più oggi cercano amanti coi quali condividere questo sogno della parola che tutto comprende, dalla musica all’immagine, al colore, fino a conquistare
e scoprire l’anima.
Ed è a quell’anima che Stefano Iori fa riferimento, cercando da tempo nel mondo dei poeti e nella poesia che ama e lo circonda, fino a scavare dentro di sé le ragioni dell’essere ed essenzialmente le ‘sue’ ragioni dello scrivere. Attento all’uso della parola l’Autore consegna a noi e a sé, un ponte fra la poesia classica ed emozioni più che mai attuali.]...

La 'voce' del Poeta

Fiato

Agire le cose fuori
Agire le cose dentro
Agire alto e basso
Agire, agire, agire
fin che fiato ci regge

Nel ghetto, al terzo piano di una via stretta
versione rivista da Sottopelle - 2013

La mia casa al terzo piano
si affaccia su di una via
che sarebbe stretta
in qualsiasi vera città,
ma qui pensano sia largo
quel nastro antico
di ciottoli sconnessi
Dalla strada ogni rumore,
anche il più minuto,
salendo lesto alla finestra,
si amplifica ad ogni metro
fino a raggiungermi
in veste di rombo o tuono
Ma se urlo dal balcone,
chiamando l’amico che passa,
questi non sente e tira dritto
Orecchio turbato,
afona parola,
fastidioso risultato
dell’acustica beffarda
Inutile frastuono,
vana parola
Basta poco
per soffrire impotente
Nell'isola sospesa
non si prende e non si dà

Anima aggiunta

Altro da me,
l’anima aggiunta
lavora da sola
Mi scrive e mi dice
con fare garbato
La penso e non c’è,
mi volto e lei ride
Il bello – sapete? -
è che lascia i suoi segni


Stefano Iori (Mantova, 1951). L’autore si rivela al pubblico e alla critica con la filmografia ragionata Tinto Brass (collana I Grandi del cinema - Gremese Editore, Roma 2000). Varie le sue collaborazioni, tra cui la cura di testi di valorizzazione culturale dei territori per l’Editoriale Giorgio Mondadori. Ha già firmato due sillogi poetiche: Gocce scalze (Albatros Il Filo, Roma 2011) e Sottopelle (Kolibris, Ferrara 2013, con prefazione di Gio Ferri). 
Nel 2014 la giuria del Premio Lorenzo Montano gli assegna la menzione nella sezione Una poesia inedita per la lirica Dono di mare, pubblicata nel presente volume.
Sue composizioni appaiono in prestigiose antologie e nell’Enciclopedia di Poesia Contemporanea della Fondazione Mario Luzi (Roma, 2013).

Stefano Iori: il sito