Liliana Arena, Un Tè con il Tempo, Pellicano, 2017

pag. 80, € 10.00 ISBN 9788899615352
Fra le ultime pubblicazioni edite dall'associazione Pellicano, nella collana Inediti rari e diversi, il nuovo libro di Liliana Arena-

[...]In questo libro di rara intensità poetica, che con tutta la forza del proprio sentire ci attira a sé e ci prende per mano, il lettore traverserà paesaggi, luoghi e linguaggi che appartengono alle ragioni di un cuore che è nudo, al cui ritmo la poesia pulsa e respira. Un libro il cui tono è basso e profondo, amorevole e lieve, ma anche capace di svelare a ciascuno di noi i tantissimi volti del male, quello dei nostri giorni certo, senza dimenticare mai che quest’ultimo è il risultato del nostro ieri, né che già nel presente vive il nostro domani.
Senza dubbio quella di Liliana Arena è una poesia che si mostra chiaramente come urgenza, come dono di sé agli altri, alla vita e a un mondo in cui le varie forme del nulla ci possiedono.
E fra queste anche quella di cui la stessa mente, che ne è la generatrice, si compiace quando estromette il pensiero del suo trono.[...]

dall’introduzione di Antonino Caponnetto



Alcune poesie tratte dal libro, per altre notizie visita il nostro SITO


Potessi distruggere il tempo
dare fuoco al pendolo
in guerra col mio.
Tempo
che vorrei sgranare
come l’anziana vedova
sgrana un rosario
potessi respirarlo
a mani nude
per custodire parole
donate da un demone
su ciò che di un albero
ad ingiallire rimane.


Ho parlato all’ulivo
testimone di millenni
da Ishtàr all’ultima Intifada.
Gli ho chiesto di Cristo della sua croce
gli ho chiesto se fosse veramente
un profeta o un visionario
gli ho chiesto di ungermi dell’olio sacro
gli ho chiesto della pace della fratellanza.
Mi ha risposto
ho vissuto abbastanza
per dirti che la mia terra è arida
e la mosca distrugge il mio frutto
la mia linfa è costretta
a fluire tra rami contorti
eppure
mi ostino a offrire fiori alla Grande Madre
e ai suoi figli.


Scalerò la roccia del monte più alta
per sollevare il mio calice al vento
brindare al tuo nome.

Veglierò il suo cadere bagnarsi rialzarsi
correre il fiume e attraversare il deserto.

Non ho morte né vita da affidarti
se non un taglio di ali di angelo umano
che ha reciso il suo tutto dal nulla
nel suo peregrinare.


Testa di donna con capelli sciolti

Sopportare il dolore
dentro di te
fuori di te.
Mare che non ha nome
sguardo che non ha mare.
In ginocchio
telamone che più non regge
l’amaro peso di questo calvario
sosti impotente immobile
in un gravoso sonno senza sogni.
La tua colpa è nel calice che porti
straziato sversatoio di sperma senza amore.
Dovresti essere Dio essere venerata
e un tempo dimenticato lo sei stata
perché hai potere di generare vita.
Ogni tua traccia è stata cancellata dalla storia
dall’ego patriarcale.
Ora il silenzio divora un passo incerto
che brancola nel buio dell’omertà
scava solchi sopra un volto stanco
che non ha coraggio
di sollevare gli occhi ad uno specchio
per la paura di osservare una bambola di pezza.


Liliana Arena (Castellammare di Stabia, 1966) ha pubblicato le raccolte poetiche L’oceano del mio Io (Aletti-2008), La luna oltre la grata (Aletti-2010), La vite, la vita nel volume antologico Materia Prima (Giulio Perrone Ed-2012). Ultima pubblicazione Monologhi di vetro (SEAM Ed.-2013). È presente in varie Antologie, tra cui SignorNò, antologia di poesie e scritti contro la guerra, a cura di Marco Cinque e Phil Rushton.

Ha collaborato con il sito web “Di Testa e di Gola” e con il giornale “Clic Donne 2000”. Diversi i riconoscimenti e Premi Letterari Nazionali e Internazionali per la Poesia e la Narrativa, ha curato l’organizzazione del Festival Internazionale di Poesia “Palabra en el mundo” per la Città di Castellammare di Stabia.