Il raccontaballe: (seconda puntata di 𝙪 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙩𝙖𝙩𝙪) liofilizzata

don Beppe palliduccio La foto è di Dino Ignani

La seconda puntata (di 𝙪 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙩𝙖𝙩𝙪) viene liofilizzata e arrotondata per gravi bombardamenti di cazzate fra le stanze del più grande mezzo di informazioni al mondo e di cultura che forma l'incapace, il crettino (giusto con due t, che fa più danno), tentando di smontare le linee di difesa del "nostro". Ma i mezzi forniti dall'U.O.M.O. con le palle pare lo stiano sbaragliando. A qualcuno verrà qualche idea geniale? speriamo di no

Laddove accadde che il boss (sconosciuto dalle masse plaudenti del noto saggista autore di migliaia di volumi) incontrò il prestanome di don Beppe (𝙪 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙩𝙖𝙩𝙪) per abuso di potere nero, gestito da un capo mandamento dell'Università delle Graminacee, uomini d'onore sempre del sud sono (semu) affrontando una rissa che vedeva lo spione indagare dal suo giornale nelle stanze altrui.

Covo in cui si scoprì quali "libbra" aveva nascosti, con l'aggravante della penale da 41bis dato che i "libbra" (100) non ne aveva venduto neanche mezzo, regalandoli tutti, drogando il mercato e la popolazione intera, così da rincoglionirla (riuscendo a spacciarsi per critico pure della Divina Provvidenza scritta da Dante, riproposta dai Santi Nitto Santa Paola e un San Giuliano che, dicono, grazie a questo suo 'amico' l'aveva aiutato a formare il PCI, poi PD, quindi DC, fino (la storia è lunga) a gridare a più non posso "meno male che "silvio" c'è! ma poi, per convenienza mentre silvio scalava passò ancor più a destra. Era peggio di Mazza? straMazza!

La folla impazzita, la sanità in tilt: c'è gente che si lamenta per una attesa di sei mesi per una tac, che dovrebbe dire il prestanome di don Beppe che ha aspettato 30 anni per un posto al 41bis. E dire che ha dovuto corrompere mezzo paese, l’altro mezzo era famiglia.

Intanto Putin, dopo avere sabotato il “suo” gasdotto Nord Stream, fingendosi pazzo, falsificato le analisi, fingendosi malato di cancro, sparatosi addosso un drone nel tentativo di incolpare uno dei Volo, Volodymyr Zelens'kyj, nuovo eroe statunitense, mandava un telegramma a Carlo finalmente incornato da re (che tempi strani, nessuno ha ammazzato prima la Regina centenaria, nessuno più prende esempi dal passato, da quelle belle congiure di palazzo, che tempi!)

Una squadra del sud vinceva il campionato, don Beppe tentava ancora lo smercio di libri sempre con più scarsi risultati. Dicevano tutti che la poesia era necessaria, a chi? a tante tipografie che si erano trasformati in editori, a poeti, saggisti che organizzavano premi, tutto con il pizzo!



Poi, se vincevi, prendevi un pizzino con il tuo nome in neretto, quasi un lutto o per dispetto!

(da leggere con il ritmo della Fiera dell’Est, solo per gli Accidentali):

Ma dopo queste tristi notizie di cronaca, Napoli a parte, accadde anche a mia nonna che viveva a Catania in via san giuliano cui dissero a destra ti fai una cultura togliti la gonna insegna potatura così berlusconi col suo stalliere lascia il sacro per il profano, così lui lasciò il cavallo rubò un mulo inseguì la nonna che andò Milazzo ma era troppo grosso scavò nel covo a cercare tracce trovò i pizzini che il pellicano mangiò.

Poi arrivò la zia che fece pulizia radunò la CIA che informò la DIA e poi arrivò la DEA che convinse il tizio che aveva il vizio dell'amico strano un emigrante che al Vaticano l'Ave Maria portò. E venne il papa che disse a Casini non ci capisco più quanti partiti hai tu? E venne Casini che va da meloni ma non è la stagione so tutti malati per via di un cane scappato dal recinto inseguendo la DIA che al comando della zia che senza la DIA sola ma col mulo lo scalza da cavallo gli spara un calcio in culo aiutata dal cane che a Campobello di Mazara trovò.

Ma la ricerca continuava col cane che abbaiava con troppi oni e ini va da Salvini che invoca la madonna scatta il verde e passa a Conte che va da padre Pio con giano bifronte, chiede perdono anche a Dio e al sacrestano, vorrebbe nelle terga riposar la mano intanto i cinghiali senza il giardiniere pensano che qui si mette male ditelo alla zia che torni a casa sua, vada al covo ne trovi uno bravo ma il migliore mascherato da professore in singolar tenzone sulla rete col musicista è solo un narcisista che insegna agli studenti proprio un bel niente. Bene, con qualche soldo ti dà la carta ch'è solo un bidone tutti lo sanno è stata pagata quarantanove milioni e chi se la beve sia una laurea breve mentre in katanga ballava su una sola gamba

E venne Nicola che se la scola d’un colpo e che ha tanti difetti ma un grande pregio, suona canta, ride per difendere il suo dialetto.

Beve tanto vino se guarda al divino col sogno potente di divertire la gente, perfino il bambino davanti al cretino urla si dimette poi si consola soltanto se gli promettono di non andare a scuola

“Dove nascondo tutta questa roba?”

Disse la zia che aveva una nipote avuta da un padrone o dallo stalliere che di mestiere faceva il boss!

Figurati la scossa dove li mettiamo se non in vaticano dove ogni tanto come nei reami c'è un ciambellano che c'ha una zia che sta attenta al papa dopo che il turco ci ha provato è necessario serve un bel magistrato magari che conosce e che sa dove Messina nasconde il malloppo il vile denaro vicino Palermo.

Ma sempre la zia perché tanta fretta meglio a Barletta dove c'è una signora che sa tutto della gente che coglie col naso e con quello sceglie e dice che a Bisceglie c'è Nicola che prende caffè la notte non dorme e sa tutto di lui. E lui chi è un tizio un po' strano che parla sempre con gli oni gli ini e gli ani ma è ora che il cane che non sapeva niente neanche del Gatto che a Salerno trovò.

Me lo ha detto San Giuliano (e io ai santi credo): come è nata la Croce rossa italiana? grazie a mia figlia Cristina che da anni fa la volontaria per questa lodevole istituzione! (la prima più visibile)

quando l'ha vista, dai capelli ricci come furono i miei nell'antichità, voleva vederla da vicino (come sono le opere d'arte prima che i cretini li comprino o li imbrattino - cosa sia peggio non so, chiedete loro) poiché da piccola la chiamavo Cri Cri e dovevo urlare, perch'io di voce e statura bassa sono (anche giù da bas) rubò l'idea e il resto lo capite da voi.

In un vecchio palazzo di catania (lì nacqui io) per nominare quella cosa un po' pelosa quando non sei in una macchina ford e non la dai per denaro. Cambia solo il posto dove mettono i beni. Ora, grazie all'eroico intervento del "feroce" e del governo del nostro coniglio potranno tranquillamente chiamare escort, deliveroo e fare ogni spostamento di denaro che, se è stato ben nascosto l'uno per trent'anni, figurati ammollano i beni che non s'ammalano mai.

N.B. Chiamarli mafiosi è quasi un complimento che s'usa per i furbi. Sono feroci assassini, massacratori e, se qualcuno conosce il libro Mandingo, ti vien voglia di cucinarli e farci concime per le piante perché? perché come disse un grande "dalle merde nascono i fiori" ma, chissà se dopo il proverbio "morto un papa se ne fa un altro, diventanto morto un papa, abbiamo la riserva" anche questo possa essere smentito che; le merde rimangono merde, come i morti da morti poeti rimangono (N. Araidi)

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