Il poeta è senza personalità. É come un camaleonte, diceva Keats - animale informe e mutevole. Animale privo di stile, diremmo noi. Si possono dunque fotografare, i poeti, lasciano almeno la traccia di una sagoma sulla carta sensibile, prima di svanire o di mutare pelle? E resta l’alone della poesia, attorno a quelle sagome?
Dino Ignani ha tentato questa prova: ha messo al servizio dei poeti il genere nobile, un po’ monumentale, comunque implacabile, del ritratto. Il ritratto è in fondo la cresima storica di un artista. Il risultato è una galleria di volti di poeti, alcuni molto belli. Eppure…
Eppure, anche così, nonostante i loro sguardi penetranti o
allusivi o sprezzanti, i poeti sono e restano invisibili. Il “significato” sta alle loro
spalle. Dino Ignani ha accoppiato, incollato ciascuno di questi scrittori a un fondale - un quadro
amato, un’immagine, uno studio fitto di libri - che ne chiarisce la vocazione: come se
senza quell’appiglio la figura si dissolverebbe.
É dunque il poeta un flatus vocis? La sensazione si rafforza
pensando alla crescente immaterialità del ruolo: il poeta senza mestiere, senza
pubblico, talvolta addirittura senza libri.
E così, scorporati seppur riuniti in una corporazione, i poeti scolorano, svaporano, come uomini di fumo… ci si chiede alla fine: chi sono allora i vecchi, le donne, i ragazzi di queste fotografie?
Enzo Siciliano, Nuovi Argomenti (1984)
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Certo, sono trascorsi moltissimi anni e Dino Ignani non aveva un sì vasta schiera di seguaci poeti che, pur tuttavia, restano invisibili, salvo qualche rarissimo caso, di alcuni autori fotografati in quegli anni come e sopra tutti Amelia Rosselli, Caproni o Bertolucci e pochi altri. Ma cogliere l'attimo a volte ironico, più spesso severo dello 'scrittore' non è certo facile e, in questo tempo di poeti a valanga non è certo facile. Ma il lavoro di un fotografo come Ignani non è certo quello di scoprire ciò che non c'è, semmai esaltare ciò che è palese. Oggi la galleria di poeti si affianca ad altre dove è ben visibile la qualità commista all'originalità dei ritratti o delle immagini di Roma, della Sardegna o della Guinea.
Un'arte quella della fotografia che è divenuta nel tempo passione e lavoro.
b.c.