Said con me e Stefania al Nisan Festival (Maghar - Israele) |
Siamo i fiori della terra
Siamo le bestie dei giardini
Siamo i versi dell'amore
Noi siamo la gente
Noi siamo due persone
Noi siamo i dormienti tra le braccia della luna
sul petto del mare e tra gli alberi Canarie... uccelli
Scriviamo a favore dell'amore
della chiesa del Signore con le preghiere del perdono
coi versetti del Corano
Siamo la voce delle orecchie
Siamo un incantesimo contro Satana
E un velo in faccia a gufi e corvi
Noi siamo l'umano che era umano
al tempo dei ghoul nell'era delle balene
Chi entra nel sangue e vende parole
e pasta velenosa sia schiacciato con cura
Maltoot con una pagnotta
Quando sanguina latte e sangue
dagli occhi dei bambini
dal cuore dei sogni dal ramoscello d'ulivo
Chi è la colomba della pace?
Macellato prima della creazione davanti al sonno
sulla faccia di un negro nero
O di un quartiere palestinese? iracheno
O di una strada nel paese dell'Afghanistan?
Mi piaci, mi piaci Mi piaci
Zaman Lilli è morta in te.
Sono uscito dalle crepe della tua rovina
riempi il tuo terreno
serpenti neri portatore di machete
E Shayla copre i resti di una casa
e parti del corpo umano fuori nelle fattorie
nelle strade e ovunque in Somalia
in Sudan nel nord del Libano o a sud del Pakistan
E raccogli... raccogli
Gioia dal seno del casto
Col sorriso tra le labbra canta melodie
Per rovinare...
per un miraggio contro il sostentamento
con la morte nelle cabine di latta
Soffia il vento sotto l'amianto
Una fossa sotto l'asfalto
La luna è sepoltura
è l'innocenza dei bambini
mentre il sole muore In Asia...
in Africa tra le grotte...
dietro la boscaglia
La notte attacca...
un orco in giro e succhia il sangue
e beve olio di resti umani
dalle vene degli alberi
I suoi occhi guardano la casa
L'ho imbrattato con gocce d'olio
nella sua mano c'è Kerbage
in mano una frusta
Urlando forte Malley muore
Voglio la pace sacrificale
i feriti signorina...
muore in un tampone nella madre
notte di travaglio a Gaza...
a Gedda in tutta Riad
i lavoratori del pane nel Darfur
a Gibuti in Somalia in un giornale
In radio e non articoli muori
MUORI
morire a Cuba
muore a Tebe muore ad Anfal
morire in tempo morire a natale
E Faraone con i pioli
E Thamud e Ad
I ballerini avvolti in tamburelli
Colui che guarda e quello che vede
All'aperto l'uomo si è sciolto
l'uomo è giovane
l'uomo è andato
Sul teatro dell'umanità
Saluti e saluti
Per tutta la famiglia
e la famiglia Democratica…
Said Abu Tabanja, palestinese,
ingegnere agrario, vive a Gaza.
Diverse raccolte di poesia e racconti in Palestina e in Egitto Sovrintendente
in scienze biologiche in diverse scuole egiziane ottiene il premio come
insegnante esemplare della repubblica araba d’Egitto. Membro dell’unione
generale per il libro palestinese a Gaza, ospite al festival internazionale
Nisan che si svolge in Galilea; presenta programmi radiofonici per i lavoratori
palestinesi è spesso ospite in programmi televisivi che si occupano della
questione palestinese, dei profughi e dei prigionieri e che trattano il tema
della sofferenza del popolo di Palestina. Ha partecipato alla costituzione e
alla fondazione dell’unione araba per la poesia popolare a Baghdad nel dicembre
2011.
Said Abu Tabanja, Palestinian,
agricultural engineer, lives in Gaza.
Several collections of poetry and short stories in Palestine and
Egypt Superintendent in Biological Sciences in different Egyptian schools
obtains the prize as an exemplary teacher of the Arab Republic of Egypt. Member
of the General Union for Palestinian Books in Gaza, guest at the Nisan
International Festival taking place in Galilee; presents radio programs for
Palestinian workers and is often hosted in television programs that deal with
the Palestinian issue, refugees and prisoners and that deal with the theme of
the suffering of the people of Palestine. He participated in the establishment
and founding of the Arab Union for Folk Poetry in Baghdad in December 2011.
Said Abu Tabanja è su facebook : https://www.facebook.com/profile.php?id=100002525167490