Credo siano passati anni, non ricordo più quanti. Mi si
confondono fra le tante cose che, malgrado l’età, continuo a fare. Con
caparbietà, certo, anche se con nessuna specializzazione.
Di questo libro devo avere avuto l’impressione che l’avessi
sognato, voluto, più dello stesso Arnoldo, quel giorno del 1990 quando mi
spinsi a casa sua, una villa che un tempo doveva essere un sogno sulla
Nomentana.
Dopo un morso di una delle cagnette al polpaccio (seppi dopo
ch'era incinta), rifocillato dal padrone di casa che teneva a farmi fare una
antirabbica, non so come fui portato, anche questo non ricordo, se in uno
stanzino o un vero e proprio sgabuzzino, dov'erano accatastate montagne di
carte, in plichi, sparse, ma anche ‘volanti’.
Rubettino editore, pag. 96, € 10.00 |
Erano gli scritti di uno che, essenzialmente e per me, era
soltanto un attore, e che attore.
Con già 60 anni di Teatro!
Lì, forse, o forse pochi giorni dopo, mi o ci? venne l’idea
di provare a pubblicare uno di questi ‘blocchi’. Scoprendo che c’erano
centinaia fra testi teatrali, poesie e qualche romanzo o abbozzo di tale.
Nacque “Le pompe di Satana” una sorta di ironico, non
sempre, e veritiero percorso di una piccola parte della sua vita. Ne seguirono
altri (fra la sua meraviglia e comprensione e la mia disperazione che non
riuscivo a vendere). Fu la volta della raccolta di poesia “La formica” e di un
altro romanzo “La costituzione di Prinz”, questi, ancora oggi, o forse solo
oggi, sono considerate le sue opere migliori come narrativa da qualche
giornalista. La critica, si sa, sta altrove.
Ma, dopo l’autobiografia, edita da Sellerio è proprio quello
uscito in questi giorni che stava all'origine del mio pensiero, quel giorno a
casa sua.
Finalmente eccolo!
Perché in effetti, se Foà, è stato attore di cinema, teatro,
televisione per 70 anni, la mole di documenti da raccogliere (qualora non
fossero spariti, come è probabile sia accaduto a molti) doveva essere infinita.
C’era anche stata la partenza per le Seychelles, obbligata
quasi e una casa a Milano, dove tutto era sparito. Quindi era improponibile: se
centinaia di carte erano rinchiuse in quello stanzino, che riguardavano solo
gli scritti, come poteva essere possibile ricostruire la sua vita artistica,
considerando anche la sua vita avventurosa che non sto qui a raccontare!
Ecco che, le cose negative si accompagnano qualche volta a
quelle positive: l’incontro con Anna Procaccini, dolce donna, colta ma anche tenace e caparbia
(finirà che ci litigo prima o poi). Io, il teatro è il frutto di queste doti tutte insieme.
foto Marco Pasqua |
Questo libro fa giustizia ad Arnoldo che, forse, non sapendo
che sarebbe stato pubblicato, è voluto andarsene prima. Perché anche quando
andavamo in giro a presentare i suoi (ben!) tre libri in 3 o 4 anni, aveva sempre
la voglia di nascondersi. Non aveva tutti i torti, perché ogni volta la prima
cosa che gli veniva detta era sulla sua voce. Lui era una voce? Certo, anche,
ma non solo.
Ma questo della voce era un tale ritornello che diventava
insopportabile per lui, ma anche per me.
Quindi un bel fiasco con i libri, pure al Costanzo show
dimenticava di parlare del romanzo o delle sue poesie, raccontando invece
aneddoti come sempre spassosi e pieni d’ironia.
Questa quindi, non è la premessa al libro, ma una sorta di
introduzione a voi che lo comprerete.
Un lavoro immane in un piccolo libro, delizioso anche nella
grafica, nella carta e, perfino nel prezzo.
C’è l’intervista (privata) della moglie Anna e la
bibliografia ragionata delle opere, completata da molte illustrazioni. Si
scopre così l’idea di cosa sia il Teatro da parte di chi del teatro ha fatto la
propria vita. C’è anche una breve selezione della critica (dal 1941 al 2006).
qualche anno fa da Pellicanolibri |
Come abbiano fatto Arnoldo e Anna, come siano riusciti non
lo so, so che questo sogno è diventato libro e chissà se un giorno ne avremo
anche uno su tutto ciò che l’Attore ha scritto.
Questa, naturalmente mia, non è una recensione ma un omaggio
verso una figura che non mi né ci abbandonerà mai. Ed è (Lui) in vantaggio!
Organizzato da Luca Pizzurro
sarà presentato al Teatro del Torrino di Roma sabato 7 giugno, ore 21:00.
beppe costa
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