Alfredo Pérez Alencart in gennaio ospite a Roma e in Puglia

Come scrive Alfredo Pérez Alencart: Oggi tocca al Perù ma anche alla Spagna. L’autore è nato a Puerto Maldonado, nel 1962 e dal 1987 insegna all’Università di Salamanca. A breve arriva in Italia.

Dopo 10 anni, senza esserci mai perduti di vista, anche tramite incontri online, ci rincontramo grazie alla sua presenza a Roma e, con l’occasione sarà ospite il 26 a Foggia (organizzata dal poeta e amico Luigi Paciello), il 29 a ospite dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo  mentre da noi a Roma sarà presso Pellicanolibri lunedì 29 alle ore 18.

Per l’occasione sarà accompagnato dal figlio José Alfredo Pérez Alencar che, a sua volta, leggerà alcune sue poesie.

Nel 2020, oltre a varie collaborazioni, ho tradotto alcune poesie che hanno dato vita al libro Encumbra tu corazón (Innalza il tuo cuore. ormai quasi esaurito ma cliccando a questo link sarà possibile scaricarlo insieme alla copertina.

https://drive.google.com/drive/folders/1hhpjGBdQLoxQSYNxEocYJDqrILxBfvAQ?usp=sharing

La mia nota conclusiva al testo:

In queste brevi e poche poesie si vede con molta chiarezza il percorso dall’autore di Puerto Maldonado (Perù), dov’è nato nel 1962. Lo sguardo dolente e, direi misericordioso, si sposta fra gli emarginati e l’inutile frastuono che circonda il silenzio su di loro.

Con un linguaggio limpido come acqua sorgiva, senza retorica ma con molte metafore invita a seminare nel solco profondo e umido della terra, qualora sia ancora bagnata, in modo che tutto ciò che è vivo cresca vigoroso. Con quella sensibilità e la riconoscenza verso chi ci ha dato la vita e una natura meravigliosa, la sua visione principale è rivolta alla donna che lo ha accompagnato dall’Amazzonia fino ai suoi successi nell’universitaria e culturale Salamanca, senza dimenticare il passato e la grande massa di doni da lei raccolti nella “dispensa” della terra. Alencart è un poeta di parola e di vita vissuta come lo sono pochi autori oggi: l’umanità dei suoi versi è totale e riempie l’anima della speranza che nulla andrà perduto di ogni esperienza, bella o brutta che sia, della nostra esistenza.
con Alfredo a Maghar (Galilea, ospite del Nisan festival)


Poeta e saggista peruviano-spagnolo. È stato segretario della Cattedra di Poetica Fray Luis de León della Pontificia Università (tra il 1992 e il 1998), ed è coordinatore, dal 1998, degli Incontri dei Poeti Ibero-Americani, organizzati dalla Città della Cultura di Salamanca e dalla Fondazione Sabers.

Le sue raccolte di poesie pubblicate sono: La voluntad enhechizada (2001); Madre Selva (2002); Ofrendas al tercer hijo de Amparo Bidon (2003); Pájaros bajo la piel del alma (2006); Hombres trabajando (2007); Cristo del Alma (2009); Estación de las tormentas (2009); Savia de las Antípodas (2009); Aquí hago justicia (2010); Cartografía de las revelaciones (2011); Margens de um mundo ou Mosaico Lusitano (2011); Prontuario de Infinito (2012); La piedra en la lengua (2013); Memorial de Tierraverde (2014); El sol de los ciegos (2014); Lo más oscuro (2015), Los éxodos, los exilios (2015), El pie en el estribo (2016), Ante el mar, callé (2017) y Barro del Paraíso (2919).

La sua poesia è stata parzialmente tradotta in 50 lingue e ha ricevuto, tra gli altri premi, il Vicente Gerbasi International Poetry Prize (Venezuela, 2009), il Premio Jorge Guillén per la Poesia (Spagna, 2012), il Premio Humberto Peregrino (Brasile, 2015), il Premio Andrés Quintanilla Buey (Spagna, 2017) e la Medaglia Mihai Eminescu (Romania, 2017).