Elsa, Storia di una scrittrice di Federica Passarelli

Abbiamo questo libro, Elsa. Noi, abbiamo. Noi lettori, innamorati della Letteratura. Vorrei dire, si può fare affidamento su questa minuscola asserzione per rendersene conto? Pochi libri sanno conquistare attenzione mente cuore. C’è una coscienza, che è di sottofondo, che esprime tutta la verità e l’essenza stessa che si cerca in un libro. L’autrice sa bene di possedere questa ricchezza, questa coscienza letteraria preziosa e superba perché ella sa di poter colpire il lettore ad ogni pagina, ad ogni sussurro o urlo o silenzio che si liberano seguendo il ritmo della lettura. 

Una lettura che non si arresta perché lasciarla in sospeso sarebbe una follia e un inciampo nel tempo. C’è quel nerbo incantato che percorre tutta la storia, ed è la purezza che la poesia porta dietro di sé come uno strascico. La lucidità con la quale Angela Bubba non ripercorre ma rivive sulla sua pelle la storia impressa sulle pagine e i lettori la fanno propria questa lucidità, perché (ed è questo l’aspetto profondo che amo nei libri) ciò che disarma e affascina è quella terzina che si instaura tra l’io narrante (che si confonde con Elsa), la biografia di Elsa e il lettore che non smette di pensare alla protagonista del libro, tanto da essere convinto di averla proprio accanto, ma seduta vicina tanto da sfiorarle il ginocchio mentre ti osserva leggere la sua vita e nel silenzio della stanza pare sussurrarti piano: …tutte le vite sono, in un senso o nell’altro, delle vite mancate: l’arte è lì per soccorrere a queste mancanze.

Elsa Morante, l’elsa della spada che affonda nel costrutto sapiente di un racconto. Anche l’autrice la possiede, altrimenti non avrebbe saputo narrare così bene, così come fosse un prodigio, la fragilità solida dell’amicizia con Pier Paolo Pasolini. P.P.P., dove per ben tre volte si ripete l’iniziale della parola Poesia. Pasolini ed Elsa, l’incontro di due poeti: Sei un poeta […] e lo sono anch’io. Quando persone come noi si conoscono per un attimo si ferma il mondo. Lo sapevi?

Non voglio consigliare la lettura di questo libro. Non mi piace più fornire consigli in tal senso. Può essere pericoloso, come quando si consiglia un medico a qualcuno: non sia mai che il medico sbagli la diagnosi e la responsabilità diventa anche un po’ mia per averlo indicato come uno bravo. Però credo che la Letteratura possa definirsi fiera di questo libro. In fondo l’autrice scrive magistralmente e pare rincorra la penna mentre scrive di Elsa Morante facendone un quadro unico, veritiero, commovente, speciale. Se poi questo non dovesse bastare, ci sono le classifiche letterarie fornite dai quotidiani. Sappiate però che non sempre ci si può fare affidamento, poiché non sempre sono foriere di buoni consigli.

                                                                                                                       Federica Passarelli



Angela Bubba, Elsa, Ponte alle grazie, 2022
pag. 432, € 16,80  - ISBN: 9788833315294