Incontro con Beppe Costa ad Isernia di Simone Principe

 


Incontrare un poeta è sempre un arricchimento, poiché si scopre un'altra sensibilità e approcciarla può risultare complesso.

Ho avuto modo di conoscere Beppe Costa attraverso la sua poetica e ad alcuni incontri online che il poeta organizza da alcuni anni per riunire voci poetiche da tutto il mondo.

La sua personalità ed il suo animo da combattente, seppure combatta su tutti i fronti ogni forma di violenza, cattura l'attenzione, instillando curiosità anche nei più giovani che ad oggi sembrano aver abbandonato ogni interesse verso la cultura, in modo particolare con la letteratura.


Da giovane e amante della scrittura, principalmente della poesia, poter entrare in contatto con la figura di Beppe Costa, vuol dire apprendere, nel senso di "prendere" ciò che divulga e tenerlo con sé, per imparare e scoprire altre verità non solo sulla poesia e il mare sconfinato che le gravita attorno, ma sull'essere persona che riscopre la propria e l’altrui umanità.

Il poeta ha fatto i conti e continua a farli con questa umanità sempre meno umana, attraverso le lotte contro la pena di morte, li aiuti alle persone negli scenari di guerra (come quello ucraino, ultimo, ma non ultimo) con i suoi versi senza fronzoli, liberi dagli schemi per dare "libertà" a chi non solamente li legge, ma li consuma.

La sua presenza non si ferma solamente ai versi, portando la sua lotta, la sua persona direttamente in quei posti che molti si limitano a vedere in televisione, probabilmente chiedendosi se facciano parte di questo mondo.

Promotore della legge Bacchelli, un'altro suo impegno storico, che ha fatto applicare per la prima volta in favore della scrittrice Anna Maria Ortese; legge della quale da pochi anni beneficia il poeta stesso.

Su Beppe Costa e la sua storia ci si può imbattere su internet, approfondendo ogni aspetto biografico e culturale, ma per comprendere (per quel che si può) l'uomo e non solo il poeta, bisogna viverlo, dialogarci.

Il giorno prima dell'evento, che si è tenuto il 15 aprile ad Isernia nella storica libreria Enzo Della Corte, con i poeti Antonio Vanni e Marilena Ferrante che hanno parlato di lui e con lui, ho avuto modo di dialogare con Beppe Costa in un bar del centro storico, assieme al suo amico Marcello che lo accompagna passo dopo passo agli eventi letterari e del già citato Antonio Vanni, il quale ha voluto e organizzato l'evento.

Conoscere Beppe Costa, guardarlo in quegli occhi che hanno cose da dire, come le sue parole mai scontate, è stato un arricchimento morale e poetico, che pochi, davvero pochi oggi possono dare.

Vederlo poi emozionato, quasi da restare in silenzio davanti al pubblico, mi ha fatto comprendere cosa voglia dire “umiltà“ e quanto sacrificio e amore metta sempre più in ciò che fa.

Durante la serata e così ogni volta che ho avuto modo di ascoltarlo, non è mai stato un momento uomo e l'altro poeta, poiché è semplicemente Beppe Costa, che ha saputo rendere vita e arte una cosa sola.

È partito il giorno seguente per far ritorno nella capitale, dove abita, ma sicuramente ha portato con sé le persone e i luoghi della città di Isernia, che seppur piccola ha braccia abbastanza grandi per un abbraccio.

Il poeta non riceve solamente, ma lascia la sua voce, che per chi sa e vuole ascoltare, è una carezza amica. 

Simone Principe