Alessandra Tucci su Giulia di Paolo Biondi

Vi farebbe sentire bene, come fa star bene me, intrattenervi con lei una di queste sere.
Inquieta, dissoluta, compiuta e irrisolta, la trovereste viva lì con voi, la trovereste ardente.

Vi renderebbe arditi e avventati, come rende audace me, vederla infrangere ad ogni incedere regole e clichè.
Viziata e irriverente, la trovereste colma di quel vizio indomito e temuto, tra tutti il più osteggiato, la brama sua di essere senza limitarsi a esistere.

Vi accenderebbe brama e desiderio, come li arroventa in me, tendere d’istinto ogni senso per afferrare quel suo costante tendersi a toccare e assaporare, a percepire.
Tesa, elastica, rigida e scattante, la trovereste dentro l’arco e sulla punta della freccia, il corpo tra le sete del suo regale presente, anima cuore e mente scoccati nel futuro. Inarrivabile, inarrestabili.

Vi sgranchireste emozioni e intelletto, come si sono snodati in me, nell’accorrere con lei a perdifiato ai ritrovi di Messalla e Mecenate.
Le labbra mute e mobili sui versi sciolti in aria da Properzio, Orazio, da Iullo e da Tibullo, la trovereste purpurea e ipnotizzata da quel ritmo sopra ogni altro preferito, la seduzione dell’amore messa in versi da Ovidio, il più acclamato.
Vi commuovereste nel vederla figlia ribelle e del padre follemente innamorata, moglie bambina e donna a uomini alterni e tratti intermittenti, madre orgogliosa e lacerata, amica fedele e impenitente.

Vi affannereste nel seguirla tra le vie di Roma a piedi, a calpestare acciottolate regole e scivolare su passioni, vi sorprendereste nello scoprirla dissidente e incasellata, principessa matrona e popolana, peccatrice e santa, vi incantereste al cospetto di quel suo essere cangiante e viva. Fiammeggiante.

E vi innamorereste.

Del suo stillare vita e desiderio ad ogni fremito, della sua irrefrenabile impellenza, amare e far l’amore. Con i suoi mariti, tutti i suoi uomini, con gli ideali e le sue pulsioni, con i versi e la poesia, con i suoi istinti dentro i ruoli e libera, con le sue mutevoli emozioni, il cuore dei suoi amici, con ogni sensazione. Con la felicità, la bellezza, la pienezza, con l’amore.

Vi innamorereste di quella sua indomita ansia di amare e farsi amare, l’urgenza del domani, fare l’amore con tutto il suo presente per generare il sogno e partorire il futuro.

Una donna con mille spine a pungere il suo esistere e pulsare, arsa dalla brama sua di vivere, da quello stesso fuoco depurata.
Una donna bramosa, viziosa, inquieta, sregolata.
Figlia di Augusto, domina, matrona, zingara.
Giulia, passione poesia e potere. Una rosa bianca.

Paolo Biondi, Giulia,
Edizioni Di Pagina, pp. 184, €. 15, ISBN 9788874706723
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