Siamo creature erotiche. Tutti gli esseri umani, noi italiani.
Perché il suo evocare la potenza travolgente dell’umano fa paura.
Perché il potere che riesce a far esplodere in un sussurro fa saltare in aria tutto, schemi ordini e barriere, l’inganno di un qualsiasi ordine dogmatico.
Perché crea. Inarrestabili stelle danzanti.
Per questo è così temuta.
E per questo è tanto bene travestita.
Per questo è così temuta.
E per questo è tanto bene travestita.
Rivestita di libidine e di sesso in via esclusiva, depotenziata nel più sentimentale e meno ingestibile amor dei latini, nel tempo è stata soffocata in una concezione dell’umano che lo vuole massa e la vuole informe dentro lo schizzo di una soap opera che sfuma e incastra nel romanticismo d’appendice l’immane e multiforme e irrefrenabile forza vitale dell’essere umano.
La parola Eros, quell’attenzione desta che si dice bella. Ma si vuole addormentata.
Eppure.
Il dio bambino con le ali e le sue frecce saettate a caso e ovunque è rimasto qui. A monito e memoria.
Quel dio curioso, ingestibile, folle, imprevedibile.
Quel divino bimbo spericolato, temerario, incontenibile, pioniere.
Quel sovrumano essere che disintegra confini e sbriciola barriere.
Che guarda sempre oltre. Per scoprire altrove e altrove scagliare l’attenzione.
Quel divino bimbo spericolato, temerario, incontenibile, pioniere.
Quel sovrumano essere che disintegra confini e sbriciola barriere.
Che guarda sempre oltre. Per scoprire altrove e altrove scagliare l’attenzione.
Lui è rimasto qui, nel nostro cielo, a ricordarci la sua essenza, la nostra potenza.
Il suo essere forza vitale che muove il pensiero e la filosofia tutta.
Quel suo eterno traghettare chiunque salga sulle sue ali sempre pronte a decollare.
Dalla dimensione terrena verso l’invisibile. Ovunque. Sempre oltre l’impossibile.
Eros.
Eros è conoscenza. Al di là del velo di Maya. Fuori dalla caverna.
è desiderio, godimento, piacere. E’ vibrazione viva, attenzione desta.
è la ricerca infinita, è ciò che siamo stati in tutti i tempi tutti gli uomini, noi italiani.
è ciò che siamo oggi e saremo anche domani, è la nostra unica destinazione.
(Essere) Creature erotiche ovunque proiettate. A creare.
Il suo essere forza vitale che muove il pensiero e la filosofia tutta.
Quel suo eterno traghettare chiunque salga sulle sue ali sempre pronte a decollare.
Dalla dimensione terrena verso l’invisibile. Ovunque. Sempre oltre l’impossibile.
Eros.
Quattro lettere capaci di racchiudere e sollevare in volo la forza più potente della psiche umana: il desiderio dal multiforme ingegno, l’impulso alla ricerca e alla scoperta, lo studio. Una pulsione che va oltre l’apparenza, al di là di ogni schema, dall’altra parte del divide ed impera. Tra le righe, dritto all’essenza.
Eros è conoscenza. Al di là del velo di Maya. Fuori dalla caverna.
è desiderio, godimento, piacere. E’ vibrazione viva, attenzione desta.
è la ricerca infinita, è ciò che siamo stati in tutti i tempi tutti gli uomini, noi italiani.
è ciò che siamo oggi e saremo anche domani, è la nostra unica destinazione.
(Essere) Creature erotiche ovunque proiettate. A creare.