Siamo creature erotiche. Tutti gli esseri umani di Alessandra Tucci

 Siamo creature erotiche. Tutti gli esseri umani, noi italiani.

Perché il suo evocare la potenza travolgente dell’umano fa paura.

Perché il potere che riesce a far esplodere in un sussurro fa saltare in aria tutto, schemi ordini e barriere, l’inganno di un qualsiasi ordine dogmatico.

Perché crea. Inarrestabili stelle danzanti.
Per questo è così temuta.
E per questo è tanto bene travestita.

Rivestita di libidine e di sesso in via esclusiva, depotenziata nel più sentimentale e meno ingestibile amor dei latini, nel tempo è stata soffocata in una concezione dell’umano che lo vuole massa e la vuole informe dentro lo schizzo di una soap opera che sfuma e incastra nel romanticismo d’appendice l’immane e multiforme e irrefrenabile forza vitale dell’essere umano.

La parola Eros, quell’attenzione desta che si dice bella. Ma si vuole addormentata.
Eppure.
Il dio bambino con le ali e le sue frecce saettate a caso e ovunque è rimasto qui. A monito e memoria.

Quel dio curioso, ingestibile, folle, imprevedibile.
Quel divino bimbo spericolato, temerario, incontenibile, pioniere.
Quel sovrumano essere che disintegra confini e sbriciola barriere.
Che guarda sempre oltre. Per scoprire altrove e altrove scagliare l’attenzione.

Lui è rimasto qui, nel nostro cielo, a ricordarci la sua essenza, la nostra potenza.
Il suo essere forza vitale che muove il pensiero e la filosofia tutta.
Quel suo eterno traghettare chiunque salga sulle sue ali sempre pronte a decollare.
Dalla dimensione terrena verso l’invisibile. Ovunque. Sempre oltre l’impossibile.

Eros.
Quattro lettere capaci di racchiudere e sollevare in volo la forza più potente della psiche umana: il desiderio dal multiforme ingegno, l’impulso alla ricerca e alla scoperta, lo studio. Una pulsione che va oltre l’apparenza, al di là di ogni schema, dall’altra parte del divide ed impera. Tra le righe, dritto all’essenza.

Eros è conoscenza. Al di là del velo di Maya. Fuori dalla caverna.
è desiderio, godimento, piacere. E’ vibrazione viva, attenzione desta.
è  la ricerca infinita, è ciò che siamo stati in tutti i tempi tutti gli uomini, noi italiani.
è ciò che siamo oggi e saremo anche domani, è la nostra unica destinazione.

(Essere) Creature erotiche ovunque proiettate. A creare.