Giornata Mondiale della Poesia 2023


Il 18 marzo 2023, assieme a Beppe Costa e in anticipo sulla data effettiva, abbiamo organizzato un incontro poetico-musicale in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, che si celebra ogni 21 marzo.

Allergici come siamo alle ricorrenze, che spesso diventano passerelle autoreferenziali per esibirsi col pretesto della poesia, abbiamo invece pensato a qualcosa di diverso, qualcosa che mettesse la poesia al di sopra dei poeti e i poeti al servizio di essa. Ancor più abbiamo pensato non ad una poesia fine a se stessa, ma a un linguaggio capace di veicolare contenuti, valori, istanze, rivendicazioni.




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uindi il focus del nostro incontro è stata la raccolta antologica di testimonianze e poesie contro la guerra “SignorNò!”, un lavoro collettivo pubblicato in varie ristampe con le edizioni Pellicano, che raccoglie contributi di veterani statunitensi di Iraq e Vietnam, di refusenik israeliani e di autori nazionali e internazionali, molti dei quali purtroppo, soprattutto in questi ultimi anni, ci hanno lasciati.


Ma il valore di questo progetto si accresce ancor più se si pensa che tutte le risorse ad esso legate, cioè tutti i ricavi delle vendite, sono destinati interamente all'associazione no-profit Gazzella onlus, che si occupa delle cure e riabilitazione di bambini palestinesi feriti da armi da guerra, prevalentemente nella Striscia di Gaza. L'evento perciò è stato dedicato alla Palestina e a tutti i popoli oppressi.

La singolarità di questa iniziativa quindi è stata quella di spersonalizzare il ruolo dei partecipanti a vantaggio dei contenuti e delle finalità: nelle locandina promozionale non campeggiava nessun nome di poeti, musicisti, organizzatori o altro. Inoltre, chi ha partecipato non lo ha fatto leggendo cose proprie, ma contributi tratti da SignorNò, che sono stati capaci di trasmettere un messaggio più forte, coinvolgente e meno retorico di quello offerto generalmente in queste occasioni.

Questo disfarsi di nomi, titoli, etichette, curriculum e di partecipare come un unico corpo umano, mi ha fatto pensare alla cerimonia “sweat lodge” (Capanna Sudatoria), in uso tra molte popolazioni indigene del Nord America, dove si rievoca il ricordo ancestrale del travaglio della nascita. 

Nella sweat lodge infatti è buio, caldo, umido e tutti quelli che vi partecipano sono nudi: un esplicito riferimento simbolico al ritorno nell’utero materno, dove si appianano i conflitti e dove tutti tornano uguali, ricomponendo quel cerchio vitale che ci accomuna. Quale messaggio più giusto, alto e nobile può esserci, se tutto ciò si trasmette anche con la poesia e la musica? Per questo nella nostra Giornata Mondiale della Poesia abbiamo deciso di dire NO alla guerra, a tutte le guerre, spogliandoci persino dei nostri nomi e mettendo a nudo le nostre anime, leggendo e suonando come fossimo una sola persona che finalmente riesce a disfarsi, almeno per un po', anche del conflitto che la abita.

Nella libreria Pellicano di Casalotti, a Roma, Dante Costa ha come al solito accolto con grande disponibilità questa iniziativa, dove Beppe Costa ha fatto gli “onori di casa” e dove io, assieme al grande musicista e sassofonista Nicola Alesini, abbiamo interagito con le letture appassionate e intense di Alessandra Bava, Stefania Di Lino, Sara Capoccioni, Daniela Dante e Marcello Aslan, Alle letture si è aggiunta anche la partecipazione straordinaria di Mark Lipman che, assieme ad Alessandra, ha dato vita a un meraviglioso duetto bilingue, leggendo un lungo arcano contro la guerra di Jack Hirschman.

Nella speranza che tutti i presenti abbiano colto questo spirito, sono personalmente rimasto stupito e commosso dal fatto che molti dei partecipanti, sia tra le persone che hanno letto e suonato che tra quelle che hanno semplicemente ascoltato, abbiano investito tempo e denaro per essere a questa iniziativa: chi è arrivato dall'altra parte della città, con mezzi pubblici o propri, chi da Nettuno, Firenze, Brescia e persino dal Belgio. La cosa bella è che anche la vendita dei libri legata al progetto solidale di Gazzella onlus è andata oltre le aspettative.

Dulcis in fundo, una parte sostanziosa della “famiglia Pellicana”, ha voluto celebrare da Viktor, che gestisce un locale a Casalotti, la propria gioia di aver fatto qualcosa di bello assieme, con un copioso brindisi e un gran finale di spaghetti cacio e pepe. Una splendida giornata finita tra abbracci conditi da un buon tasso alcolemico, sorrisi e promesse di nuovi incontri.

Marco Cinque

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le foto in b/n sono di Marco Pasqua